La sirena Partenope: significato di una struggente leggenda

La sirena Partenope è protagonista di un mito tragico, che parla di un tema cupo come quello del suicidio. 
Eppure, penso che il significato più profondo di questa leggenda risieda nella speranza, nella volontà di costruire qualcosa di bello partendo dalle ceneri del passato.

Scopriamolo insieme!




La sirena Partenope: storia 

Chi era Partenope? 
La risposta più ovvia è: un sirena. Ma dobbiamo fare molta attenzione a questa definizione, perché Partenope non aveva il classico aspetto di "donna con la coda di pesce" che attribuiamo oggi alle sirene.
Nella mitologia greco-romana, infatti, le sirene erano metà donna e metà uccello (la prima attestazione di sirene caudate risale al bestiario medievale del VIII secolo "Liber Monstrorum").

La nostra Partenope, dunque, aveva corpo di donna e ali di uccello. Si accompagnava ad altre due sirene: Ligea e Leucosia. Vivevano insieme nell'Isola delle Sirene. Dove si trovava questa mitica isola? Secondo alcuni  a sud della penisola di Sorrento, al largo delle Isole Sireuse, secondo altri tra Scilla e Cariddi, nello Stretto di Messina.


Le tre amiche trascorrevano il loro tempo sedute sugli scogli, cantando meravigliose melodie. Tutti i marinai che transitavano da là non potevano far altro che buttarsi in acqua per seguire il canto, fino a sfracellarsi sugli scogli. Una distesa di bianche ossa riluceva ai piedi delle tre creature, a testimonianza di quanto fossero letali.


Ma qualcosa, a un certo punto, turbò il macabro equilibrio della vita di Partenope e delle sue amiche. Cosa? Ci sono due versioni di questo mito:

  • Orfeo sconfisse le tre sirene in una gara di canto.
  • Ulisse riuscì a sfuggire alla loro malìa, tappando le orecchie del suo equipaggio con la cera, in modo che non sentissero la loro magica voce. Lui, però, curioso di ascoltare il loro canto, si fece legale all'albero maestro della nave per poterle sentire senza correre il rischio di buttarsi in mare.
Il punto focale della leggenda è che, a un certo punto, le sirene furono sconfitte. Perciò decisero di suicidarsi, gettandosi sugli scogli. Ecco dove finirono:

  • Il corpo di Ligea approdò a Terina, città della Magna Grecia.
  • Leucosia fu trascinata dalle onde a Paestum.
  • La salma di Partenope, invece, arrivò fino alle coste napoletane, nel luogo dove oggi sorge Castel dell'ovo. Gli abitanti del luogo le tributarono grandi onori, costruendole un tempio e istituendo in suo onore una corsa con le fiaccole chiamata "Lampadedromie". Ma la cose più sorprendente fu che il corpo di Partenope non si decompose, ma si trasformò nella morfologia del paesaggio napoletano... che, secondo alcuni, assomiglia al profilo di una donna addormentata.

La sirena Partenope: significato

I commentatori hanno interpretato in molti modi la leggenda di Partenope. 
  • Secondo alcuni, è semplicemente una tragica storia che parla di suicidio.
  • Secondo altri parla di giustizia, perché alla fine la malvagia Partenope è stata sconfitta e punita per la sua malvagità.
Io penso che occorra guardare oltre alla trama pura e semplice.

Il mito ha una dimensione simbolica. Dunque, tralasciando il giudizio morale su Partenope (mi sono sempre chiesta quanto sia sensato giudicare la sirena di una leggenda), secondo me questa storia parla di come si possa rinascere dopo una sconfitta. Partenope era convinta che la sua vita non avesse più senso, dopo essere stata battuta da Orfeo (o Ulisse). Invece, proprio questo evento per lei traumatico la tramutò in leggenda. 

Ancora oggi, "partenopeo" è l'aggettivo usato per "napoletano". Ancora oggi, nei nostri moderni blog, parliamo della sua storia. 

Penso che a ognuno di noi accadano eventi sconvolgenti: in un primo momento ci sembrano insormontabili, ma col passare del tempo possono riservarci inaspettate opportunità. A me è capitato un sacco di volte... e a voi? ;-)

"La sirena Partenope: significato di una struggente leggenda" partecipa al Mese delle Sirene della scrittrice Eva Fairwald.

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Commenti

Maria D'Asaro ha detto…
Che bello rileggerti! Grazie Vele! Buone vacanze.
Vele Ivy ha detto…
Grazie Mari!
Questo mese ho iniziato una proficua e continuativa collaborazione con la mia amica e collega Eva.
Tutti i mesi parleremo di curiosità, leggende e misteri legati a personaggi fantastici, miti ed esoterismo. Quindi tornerò a pubblicare su Colorare la vita con costanza, almeno 2 volte al mese.
Buone vacanze anche a te!

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