Halloween




Voglio parlarvi della Notte delle Streghe, che tornerà tra pochi giorni anche quest'anno. Una festa antichissima, nonostante il significato "americano" e commerciale che rischia di assumere per chi non ne conosce le origini! In realtà le caratteristiche di Halloween fanno riferimento a usanze e temi universali, diffusi in tutta Europa, Italia compresa.


Samhain, la festa celtica


Samhain è la festa celtica che diede origine ad Halloween. Riporto qualche informazione tratta da Wikipedia:
Samhain è il termine gaelico moderno per indicare la stagione invernale. La vigilia di Samhain era la festività principale del calendario celtico, probabilmente celebrata il 31 ottobre, rappresentava l'ultimo raccolto.

Usanze universali


Come accennavo, tematiche simili si riscontrano anche nella tradizione italiana. Questa volta riporto dei brani che provengono dalla mia tesi di laurea, in cui avevo studiato le tradizioni venete:
Ottobre per l’antico lunario contadino era l’ultimo mese dell’anno: le stagioni percepite, infatti, erano solo la stajon del fredo e la stajon del caldo, che finiva appunto con quello che per noi è il decimo mese. E’ naturale quindi che intorno a questo periodo si siano sviluppate usanze particolari.

In analogia con Halloween, infatti, si celebrava il “ritorno dei morti” (anche se la notte implicata non era quella tra il 31 ottobre e il primo novembre, ma la successiva), e si consumava il “piatto dei morti” composto da fave, castagne e zuca marina. Lasciare questo e altri piatti, o semplicemente un bicchiere d’acqua, nella camera dov’erano morti i parenti “Significa che si crede nella loro vita ultraterrena: cibo vuol dire vita e se uno è «capace» di mangiare, vuol dire che è vivo” (Coltro 1988 B: 27).
La zucca intagliata

Anche l'uso di intagliare la zucca fa parte della tradizione locale. Sempre dalla mia tesi:
Si ha anche notizia dell’uso di scavare una zucca, intagliarla con fattezze umane e porvi dentro una luce.
Nella sezione “Burle”, Anna Guala riporta lo scherzo della lumassa, che consiste nello svuotare una grossa zucca dalla polpa, fare con il temperino due fori quadrati per gli occhi, uno triangolare per il naso e uno a mezza luna per la bocca, creare i denti con chicchi di granoturco e infine illuminare il tutto dall’interno. Lo scopo era quello di sistemare la lumassa in un luogo buio per spaventare i passanti, dal momento che la zucca assomigliava ad un teschio (Guala 1984, p. 199). Lo scherzo, però, nel testo non risulta legato ad un particolare giorno dell’anno. L’“innovativo” Halloween ripropose così usanze presenti anche nella nostra tradizione, come la ricomparsa dei morti durante la notte, l’offerta di cibo e la zucca intagliata.

Commenti

Squilibrato ha detto…
Giaggià! Il Caposanno celtico e pagano. Un Sabba per le streghe. La morte del Dio che rinasce in primavera. In un altro Sabba.
Vele Ivy ha detto…
Già, la circolarità della vita e delle stagioni, il concetto di morte/rinascita, è uno degli aspetti più affascinanti della antiche religioni. Direi che hai centrato in pieno l'argomento!
Lago dei Misteri ha detto…
Complimenti per il blog. Tratti argomenti interessanti. Tornerò a trovarti...
Ciao!
Vele Ivy ha detto…
Grazie!! Tornerò a trovarti anch'io!!
Hyde ha detto…
Ciao. Approfitto del disguido per leggermi questo post (mi mancava). Molto interessante l'analisi della versione veneta... Bye bye.
Vele Ivy ha detto…
Grazie Doc!! E buon Halloween! ^___^

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