L'eleganza del riccio - Muriel Barbery
L'eleganza del riccio, recente caso letterario di maternità francese, coinvolge poco alla volta... con delicatezza, o meglio con la discreta eleganza del riccio, appunto.
Inizialmente non mi convinceva molto: le due protagoniste (Renée e Paloma) mi sembravano supponenti, pronte a giudicare tutti dall'alto del loro intelletto, portatrici di un certo snobismo francese.
Ma conosciamole meglio: la portinaia Renée, molto colta e sensibile all'arte, cela la sua vera essenza al mondo per recitare la parte della popolana ottusa.
Paloma, rampolla dodicenne di ricca famiglia, odia i suoi parenti e vuole farla finita alla scoccare dei tredici anni. Entrambe sono brillanti e fantasiose, seppure auto-recluse in un isolamento che le esclude dal confronto diretto con gli altri.
Già in questa prima fase ci sono delle chicche: i racconti esilaranti di Paloma sui ristoranti chic o sui ricchi padroni alle prese con le voglie amorose dei loro cani, oppure le poetiche osservazioni di Renée sulla bellezza delle "camelie sul muschio".
La storia però prende ritmo con l'arrivo dell'affascinante giapponese Kakuro, che tirerà fuori il meglio dall'una e dall'altra. Le due esterneranno i loro dubbi, le motivazioni che le spingono all'isolamento, i ripensamenti.
La sola cosa che non mi ha convinto è la filosofia spicciola che ogni tanto viene buttata lì con troppa semplicità. Viceversa, ho apprezzato tantissimo i riferimenti alla cultura giapponese e ai gatti!! Ecco, per esempio, la descrizione della micetta Costitution:
"... è una stupenda gattina con il pelo color caramello, il nasino rosa tenero, i baffi bianchi e i polpastrelli lilla".
Ma la cosa che mi ha colpita di più, e che mi ha fatto amare intensamente L'eleganza del riccio, è il finale.
Un finale improvviso, forte, che mi ha rimescolata dentro. Una conclusione commovente eppure ricca di speranza, che non può lasciare indifferenti.
Se volete leggere questo libro, cliccate sul link di seguito: L'eleganza del riccio
Commenti
<3
<3
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Adoro, adoro, adoro Paloma!!!
Non l'avete ancora letto?? Cosa state aspettando???!!
te saluto Ivy e Anata ni sansei desu - Sono d’accordo con te .....
che bello entrare in un blog e vedere che si parla di libri!!!!
Un saluto dalla Sardegna
Calendula
Grazie!
Ora che ho finito di leggere Io e Dewey, cercherò questo in biblioteca.
Grazie: consigli sempre libri bellissimi ! ^___^
P.s. ieri sera ho rivisto Orgoglio e pregiudizio e mi è venuta voglia di rileggere il libro :)
@Francesca: all'inizio non convinceva neanche me, ma col passare delle pagine mi ha presa sempre di più!
@Max: sissì, i riferimenti alla cultura giapponese sono copiosi!
E così sei anche tu appassionato di Giappone?
@Pierluigi: bene, se lo prendi spero che ti piaccia :-)
@Calendula: benvenuta!!
Caspita, abbiamo proprio gusti simili... anch'io ADORO Se una notte d'inverno un viaggiatore, trovo che sia geniale.
Benni lo amo, dai tempi di "Bar sport" ad ora. Margherita dolcevita mi ha colpita ed emozionata tantissimo, parte in modo brillante e apparentemente leggero per poi diventare tragico e toccante. Bellissimo.
E' bello parlare di libri con te!
@Alfa: bene, se lo leggi fammi sapere il commento!
@Stella: grazie!
Io adoro quel film, infatti ce l'ho in DVD. Uno dei pochi casi di un film che rende benissimo un classico della letteratura!
ciao.
Domenico
te saluto Ivy
Hob
PS. i tuoi quadri sono bellissimi!
@Max: ma dai, che bello! Anch'io ho un debole per la cultura giapponese, fin da piccola... ho cominciato a leggere manga a tredici anni, e da allora il GIappone è sempre stato un mito per me!
Proprio venerdì ho scoperto, grazie ai miei colleghi, un ristorantino giapponese DOC... piccolo, con le tendine e il bancone, sembra quello dei cartoni animati! Si mangia bene e non si spende tanto, insomma: un vero angolo deliziosamente nipponico! Il cibo è strano, però a me piace molto e vado pazza per l'uso delle bacchette.
@Calendula: non ti preoccupare per la frequenza con cui posti, non c'è nessun problema! Intanto grazie per lo scambio di link, e per le informazioni sui nostri scrittori preferiti. Mica lo sapevo che Benni aveva origini sarde!
@Hob: ma che bello, uno gnomo ospite del mio blog! Un inchino anche a te, caro Hob.
;-)
Buona gg Tiz. :-))
@Auryn: mah, non so se c'è una razza effettivamente con quei colori o se l'ha inventato l'autrice, ma a me è piaciuta l'immagine!
@Tiziano: bene, sono contenta di averti trasmesso delle emozioni!!
@Max: uelà... troppo generoso, grazie!