Indignazione - Philip Roth
Marcus, giovane americano di famiglia ebrea, ha sempre studiato diligentemente e aiutato il padre nel suo lavoro di macellaio.
Quando inizia a frequentare il college, però, il padre comincia a ossessionarlo con paure e limiti esasperanti, tanto da spingerlo a scegliere un'altra università. Lontano da casa, scoprirà che l'ambiente studentesco di Winesburg è molto più perbenista e repressivo di quello che immaginava...
Commento
Indignazione mi è stato regalato dal papà, con queste motivazioni: 1) "Almeno un romanzo di Roth devi leggerlo" e 2) "Sono curioso di leggere la tua recensione sul blog!" :)
Quindi... grazie papà!
Questo è un libro magistrale, quasi perfetto, il cui stile mi ha catturata fin dalla prima pagina.
La vicenda di Marcus è quella di un giovane che scopre l'indipendenza della vita universitaria, una vicenda in cui ci possiamo riconoscere in molti. Ma ben presto capiamo di trovarci ben oltre il confine del romanzo adolescenziale. La tragedia della sua esistenza - e in genere di tutte le esistenze - prende forma sia per motivi legati al periodo storico, sia per la natura della vita stessa.
Partiamo dal periodo storico. Siamo nel '51 e sulla vita dei giovani grava lo spettro della guerra di Corea.
Marcus si ritrova a studiare in un college ipocrita e bigotto, dove la polizia controlla che le coppiette non si palpeggino fuori dai locali, dove tutti sono obbligati a iscriversi alle confraternite, fare sport e partecipare alle funzioni religiose, nonostante si tratti di un istituto aconfessionale.
Chi non si uniforma viene osteggiato in tutti i modi, come la deliziosa, intelligente e problematica Olivia, che catturerà l'interesse del protagonista.
Uno dei punti più alti e trascinanti è lo sfogo di Marcus contro il Decano, autorità del college che non concepisce l'ateismo del suo studente ("Meglio ebraico che ateo", sembra che pensi). Davvero ho sentito dentro di me la parola IN-DI-GNA-ZIO-NE scandita come una marcia militare nella testa di Marcus, quando proclama:
"Non ho bisogno che i sermoni di qualche moralista di professione mi dicano come comportarmi. E certamente non ho bisogno di un qualche Dio che me lo spieghi. Sono del tutto in grado di condurre un'esistenza morale senza prestare fede a credenze impossibili da avvalorare e oltremodo inverosimili".
Ma il messaggio struggente, che ti fa rigirare le pagine del libro in testa anche dopo averlo terminato, è qualcosa di più, legato non solo al contesto storico. E' "il terribile, incomprensibile modo in cui le scelte più accidentali, più banali, addirittura più comiche, producono gli esiti più sproporzionati."
Titolo originale: Indignation
Traduzione: Norman Gobetti
Editore: Einaudi, 2009
Pagine: 136
Se volete leggerlo anche voi, cliccate di seguito:
Indignazione, versione ebook
Indignazione, versione cartacea
Commenti
Pneso che lo farò, spero di non dimenticarmelo. Sembra mettere in luce molte delle mie (nostre?) teorie sulla società anche attuale...
Se dici che è anche scritto bene e sviluppa la tematica in maniera consona lo comprerò.
Mi interesserebbe sapere il tuo parere su Baricco e sul suo ultimo libro "EMMAUS". Ho letto solo "SETA" e mi è piaciuto, la tematica di questo nuovo libro mi intrigava...che te ne pare?
mi piace questo autore!!!
Non te ne pentirai!
@Calendula: era "La macchia umana" il film, per caso? Perchè in effetti ispira anche me!
@Uomo Timorato: sì, è scritto benissimo: vale veramente la pena leggerlo.
Per quanto riguarda Baricco, non è un autore che conosco molto. Di suo ho letto "Omero, Iliade", ho fatto anche la recensione qui, ormai un anno fa (http://colorarelavita.blogspot.com/2008/11/omero-iliade-baricco.html).
Poi mi ricordo che da ragazzina avevo iniziato "Seta", ma l'avevo abbandonato dopo qualche pagina perchè non mi piaceva. Forse non ero abbastanza matura, mah?
Comunque grazie alla tua segnalazione sono andata a leggere trama e commenti di "Emmaus" su IBS, un sito che consulto spesso perchè è fatto molto bene (www.ibs.it). Che dire... la trama in effetti è interessante, ma i commenti mi hanno smontata un po'. Ma naturalmente il modo migliore per farsi un'opinione è leggerlo in prima persona :)
Personalmente vorrei comunque leggerle prima di tutto "Oceano mare" per avvicinarmi all'autore, poi si vedrà.
@Pupottina: infatti, proprio un bel regalo: sono già interessata a leggere altri libri di Roth!
se fosse successa a me una cosa del genere avendo spento il cellulare come sempre di notte ed essendo sabato il messaggio non lo avrei letto prima della sera successiva ... a volte dimentico anche di accenderlo ;-)
:)
sono passata per l'aggiornamento ... ripasso più tardi ;-)
ciao
Un saluto
ciao!
@Lady Boheme: grazie mille, sono contenta che ti abbia interessata!
@AmosGiatai: votato ;)
@Nuvolette: leggi, leggi!! ^____-
@Veggie: per me non è proprio l'effetto domino... è qualcosa legato di più alle nostre scelte, anche se a volte ci sembrano "accindentali, banali o addirittura comiche". E' un libro che suscita riflessioni interessanti, vero?
@Pupottina: aaah, ora ho capito... grazie per la delucidazione!
@Alfa: il guaio è che ci sono sempre un sacco di libri interessanti da leggere, e non si sa mai da quale partire!
@Cryceto: se lo leggi fammi sapere che ne pensi!
@Max: proprio così!
@Pupottina: ultimamente ho deciso di aggiornare con un ritmo più "rilassato"... ;P
@Aria: che bello il tuo riassunto, grazie per avermelo scritto. In effetti sembra un libro molto particolare.
@Alfa: sissì, non ti preoccupare :D
Come ho scritto a Pupottina, ho deciso di aggiornare il blog a ritmi meno serrati, per fare le cose con più calma!
E complimenti a tuo padre per il consiglio, deve essere proprio un tipo interessante il tuo babbo!!
Roth non lascia indifferenti ed bello il suo stile asciutto, diretto e l'analisi critico-storico-sociologica che riesce a compiere per inquadrare sempre il contesto dei suoi romanzi, per cui i protagonisti non sono staccati e avulsi dal tempo in cui vivono.
Brava.. ma chissà quanti altri post sarebbe piacevole leggere dal tuo ricco archivio!!