Riflessioni su Anna Karenina, Lev Tolstoj

Lev Tolstoj, maggio 1908
Anna Karenina di Lev Tolstoj è uno dei romanzi più belli che abbia mai letto, un'opera che rasenta la perfezione. Durante la lettura mi commuovevo, mi preoccupavo per la sorte dei personaggi, gioivo con loro nei momenti di felicità, e riflettevo quando si abbandonavano ai dilemmi morali.

Si parla di tutto, della morte e della vita, quest'ultima descritta soprattutto nella scena del parto della giovane sposa Kitty: mi sembrava di essere lì ad assistere al parto, assieme all'agitatissimo marito Levin, ho provato davvero un'emozione grande.
Mi sembra di averli conosciuti questi personaggi, di essere stata partecipe delle loro vite, nonostante siano così distanti da me in termini spazio-temporali.

Tolstoj è una mente geniale, una perla rara. La sua capacità di mimetismo nei personaggi ha dell'incredibile, spesso mi sono chiesta:  Ma come fa? Come fa a descrivere così bene i pensieri di una delicata fanciulla, e nella pagina dopo immedesimarsi completamente nel bellimbusto pieno di sé che la seduce per divertimento?
La ragione principale per la quale il principe riusciva fastidioso A Vronskij, era che lui vedeva riprodotto se stesso. E il fatto di guardare in quello specchio non lusingava il suo amor proprio. Era infatti un uomo fatuo e molto presuntuoso, molto sano e molto pulito, e null'altro.
 Come fa a riportare tutte le preoccupazioni di una mamma per i figli, e riportare con lo stesso trasporto le pulsioni del marito fedifrago? 
Proprio per questo la maggioranza degli uomini preferisce far conoscenza con le donnine allegre. In questo caso un insuccesso dimostra solo che non hai avuto abbastanza quattrini, nell'altro, invece, è messo in gioco il tuo onore.
Oppure, come fa a mettersi nei panni della moglie traditrice, e nello stesso tempo in quelli del marito tradito e del bambino di nove anni abbandonato dalla madre?
L'ineguaglianza dei coniugi, secondo lui, consisteva nel fatto che l'infedeltà della moglie e l'infedeltà del marito erano punite in modo ineguale e dalla legge e dall'opinione pubblica.
Il libro è lungo, però mi ha preso fin dall'inizio e non ho avuto alcuna difficoltà a terminarlo, anzi! Divoravo ansiosamente le pagine per conoscere lo svolgimento delle vicende. Secondo me è uno di quei libri che ti arricchiscono, un capolavoro estremamente attuale, in grado di tramettere le sue emozioni a tutti.
Per concludere, riporto una bellissima scena campestre che vede come protagonista Levin, personaggio chiave anche perché presenta numerosi tratti biografici di Tolstoj stesso.
"Com'è bello - pensò, guardando la strana conchiglia quasi medraperlacea di nuvole bianche a pecorelle fermatasi proprio sulla sua testa, in mezzo al cielo. - Come tutto è bello in questa notte luminosa! E quando ha avuto il tempo di formarsi questa conchiglia? un momento fa ho guardato il cielo e non c'era nulla, solo due strisce bianche"
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Commenti

Silvia ha detto…
Bene, ora sei pronta per vedere il film! (ti consiglio anche quello del 1948 e quello del 1997).

;-)
Vele Ivy ha detto…
Certo, seguirò i tuoi consigli!!
Veggie ha detto…
Anche a me è piaciuto tantissimo questo romanzo... Il modo in cui è scritto ti permette proprio di avere un alto tasso di empatia nei confronti di tutti i personaggi...
let ha detto…
Non l'ho ancora letto, ma dopo questo post è risalito nella lista precedenze lettura!
Veronica ha detto…
L'ho letto tanto tempo fa. Edizione in tre volumi, qualcosa di mastodontico, eppure che emozione! Durante 'quella scena', quella verso la fine (che non dico per chi non conosce la storia) ho pianto. Uno dei libri più appassionanti che abbia letto.
Maria D'Asaro ha detto…
Lo confesso: Anna Karenina non l'ho ancora letto, anche se ho il libro a casa. Ho letto altre opereo di Tolstoj (In morte di Ivan Illich, vari racconti). Vele, hai ragione: Tolstoj è un acutissimo conoscitore dell'animo umano. Leggerò presto Anna Karenina.
Gabe ha detto…
l'ho letto tanto tempo fa,ma la tua recensione mi ha fatto venire la voglia di rileggerlo,buona domenica Vele Ivy
Vele Ivy ha detto…
@Veggie: sì, è proprio vero!

@Let: ti piacerà tantissimo!

@Veronica: come ti capisco! Anch'io avevo le lacrime agli occhi :-(

@Mari: bè, io ho letto solo questo e non gli altri, dovrò rimediare a mia volta!

@Gabe: grazie! Credo che meriti anche una rilettura!
Confido sulla tua "lettura" di questa lettura, e prometto che prima o poi mi ci avventurerò. Grazie, buona serata.
Pupottina ha detto…
è un romanzo, lungo, lunghissimo, ma che piace molto anche a me.
Anna è un personaggio complesso, tormentato. tolstoy è bravissimo a raccontare cosa si cela nell'animo umano
Vele Ivy ha detto…
@Doc: vedrai che ti piacerà tantissimo!

@Pupi: hai proprio ragione, condivido in tutto il tuo commento!
Ciao, Vele. A quanto pare, fra tre mesi potremo vedere una buona trasposizione cinematografica firmata nientemeno che Joe Wright ("Orgoglio e pregiudizio", "Il solista"...). Ulteriori dettagli QUI. Insomma, bisognerà che legga questa libro. Ciao ciao.
Vele Ivy ha detto…
Eh già!! Non vedo l'ora, anche perchè Keira è una delle mie attrici preferite!

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