What Women (don’t) Want
Cari amici, con vero piacere oggi vi parlo di What Women (don’t) Want, un prodotto digitale da non farvi scappare.
Basterebbe anche solo lo scopo per cui è stato creato - informare il pubblico sulla tematica della violenza sulle donne e combatterla - per rendere l'iniziativa degna di lode.
Ma oltre a ciò, si tratta di un ebook davvero pregevole per quanto riguarda grafica, editing e contenuto del libro.
Come potete vedere sopra, già la copertina di Mario Sànchez Nevado (dal titolo Deliberation) è bellissima e trasmette subito una forte emozione. Ma le soprese non sono finite: all'interno troverete tante splendide foto della giovane e promettente Giorgia Pallaro.
Una pagina di What Women (don’t) Want |
Per quanto riguarda i contenuti, il filo conduttore di What Women (don’t) Want è ovviamente la violenza sulle donne, declinata in diverse sfumature che rendono la lettura varia e interessante. Ci sono molte scrittrici, ma anche scrittori; ci sono saggi, racconti e citazioni. Vi riporto una di quelle che mi ha colpita di più.
I saggi sono attuali e accurati, spaziano dal ruolo ricoperto dalla donna nella nostra società, all'immagine televisiva che ne viene fornita, fino ad arrivare ai numeri della violenza: allarmanti.
I racconti sono ambientate soprattutto nella contemporaneità ma anche nel passato, in Italia o all'estero (Inghilterra, Grecia, America...).
Un'altra suggestiva pagina di What Women (don’t) Want |
Voglio spendere altre due parole per una storia che mi ha affascinata moltissimo: Le fate di Norham Manor di Emanuela Valentini. Come potrete intuire, all'inizio sono stata colpita dal titolo; poi però sono anche stata catturata dalla storia, misteriosa, gotica e sottilmente horror. Mi è piaciuta davvero tanto. E' ambientata nell'Inghiterra ottocentesca e parla di una sedicenne che viene sedotta da un uomo bellissimo ma anche affetto da gravi turbe psichiche... cos'è accaduto davvero nel suo passato? E perché tutte le notti si avventura nel bosco a caccia di fate? Non vi rivelo di più per non rovinarvi la sorpresa. Mi piacerebbe leggere altre opere scritte da quest'autrice!
Ma ecco a voi l'elenco completo di tutti i brani:
Prefazione
Sol y Sombra di Ornella Albanese
Notte nella savana di Francesca Battistella
La bambina di Francesca Bertuzzi
Nessun amore più grande di Elisabetta Bricca
Lui, lei di Catherine Cipolat
Tenetemi stretta di Sabina Colloredo
Tagli, tinta e messa in piega di Laura Costantini e Loredana Falcone
La storia di Fulvia di Daniela Danna
Giorno segreto di Alan D. Altieri
Chi difende Margherita di Maurizio De Giovanni
Segni di Barbara Fiorio
La colpa di Gabriella Genisi
Bye bye baby di Amabile Giusti
Un biglietto sul marciapiedi di Mauro Marcialis
Tutti i particolari in cronaca di Selene Pascarella
Regola 23 di Francesca Petrizzo
Le donne nelle serie tv: eroine, vittime, ribelli di Chiara Poli
Solidarietà femminile di Susanna Raule
Se questa è l'umanità di Leni Remedios
Persecuzione di Davide Roma
Il bicchiere mezzo pieno di Anna Talò
Le fate di Norham Manor di Emanuela Valentini
Il dio aquila di Simona Vinci
Appendice: Per una relazione possibile tra uomini e donne di Monica Pepe
Alla fine del libro ci sono un'appendice sull'iniziativa Zeroviolenzadonne.it e i recapiti della Casa delle donne di Bologna, entrambe sostenute da What Women (don’t) Want.
Ma come fare a leggere What Women (don’t) Want?
Semplice: lo trovate gratuitamente su Isuu (http://issuu.com/speechlessmag/docs/what_woman_dont_t_want_2013) o su Speechless Magazine (http://speechlessmagazine.altervista.org/pubblicazioni/).
Infine, voglio inviare i miei ringraziamenti speciali e tanti complimenti al blog che ha ideato l'iniziativa, Diario di Pensieri Persi!! www.diariodipensieripersi.com
Commenti
Questo è un progetto davvero importante e significativo.
Però è anche bello vedere che esistono iniziative come questa, dove c'è reazione e combattività... è con questo spirito che s'inizia a cambiare le cose.
@Mari: è vero, è proprio un'iniziativa fantastica!
@Pippi: cercherò notizie sul libro che hai segnalato!
@Silvia: hai perfettamente ragione. Uno dei problemi più grandi è che POCHE vittime denunciano i loro persecutori. Bisogna informarle e - come hai detto tu - non farle sentire sole, se no non usciranno mai dalla spirale della violenza.
@Veggie: certo. I problemi esistono e non si può far finta che non ci siano, l'importante è far qualcosa per cambiare le cose!