La leggenda della gazza ladra
Noi gnomi abbiamo una leggenda che lo spiega.
Tutto nacque da un dono che la gnoma Mildives, figlia del grande eroe Uebomulf fece appunto ad una gazza, che al tempo non si chiamava ancora ladra.
Mildives era insuperabile nei lavori a maglia, nel cucire e nel tessere, infatti il suo nome significa "La bella tessitrice".
Per questo fu rapita dalla fata Aurina, che la imprigionò nella sua torre d'argento perché le fabbricasse ogni giorno una parrucca nuova con fili di seta d'oro (non so se lo sapete, ma i capelli di Aurina erano stati trasformati in fili di paglia abbrustolita dopo un litigio con la strega Smalacchia).
Un giorno però una gazza ebbe pietà della povera Mildives, così la invitò a salire sulla sua groppa e la riportò a casa, dove poté riabbracciare i genitori e i suoi cinquantacinque fratelli.
La gnoma, per ringraziare il generoso volatile, gli regalò un nido tessuto con fili d'oro e pietre preziose. Da quel giorno le gazze rubano tutti gli oggetti luccicanti che vedono, nella speranza di costruirsi un nido splendente come quello che Mildives donò alla loro antenata.
Ciao a tutti,
Lo gnomo del rosmarino
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Commenti
;-)
@Silvia: grazie, carissima amica.
Questa storia, invece, le riabilita!
Un caro saluto alla tua gentile gnoma consorte.
@Giardigno: proprio così, è tutto vero!
@Vero: già, e in più sono degli uccelli molto belli, con delle sfumature meravigliose.
@Arwen: eh sì, non ce n'è una che non lo desideri.
@Mari: grazie mille, cara amica. Non ho ancora una consorte, però. Ma c'è una gnometta che mi piace. Chissà, magari in futuro...
@Pippi: grazie per l'invito, ma verrò quando non c'è Carletta... non sono molto bravo con le intemperanze adolescenziali. Salutami però le altre gnomette mie fans...