Fiaba di Halloween: La maledizione di Sayuri
In un piccolo villaggio giapponese, un giorno nacquero due gemelle di nome Yuki e Sayuri.
Yuki aveva occhi e capelli neri, come tutti gli altri abitanti del villaggio, mentre Sayuri aveva gli occhi azzurri e i capelli viola. Aveva ereditato questi tratti da un potente demone con cui era imparentata la sua famiglia.
Nonostante la differenza di aspetto, Yuki e Sayuri si volevano molto bene e avevano un legame speciale. Se si prendevano per mano potevano addirittura comunicare telepaticamente.
Un giorno, quando ormai le fanciulle avevano diciotto anni, ci fu un'allegra festa di fine ottobre al villaggio, che si concluse con variopinti fuochi d'artificio.
Mentre tutti erano col il naso all'aria ad ammirarli, successe un fatto inspiegabile: Sayuri sparì. Al termine dello spettacolo Yuki non la trovò più. I membri del villaggio la cercarono per mesi e mesi, fino a inverno inoltrato, ma di lei non c'era traccia.
Yuki allora partì per un lungo viaggio per l'intero Giappone, chiedendo se qualcuno avesse visto la gemella.
Dopo anni e anni, in un villaggio sperduto, una ragazza le raccontò che, facendo le pulizie nella cantina del giocattolaio del paese, aveva visto una bambola a grandezza naturale con i capelli viola e gli occhi azzurri.
Nottetempo Yuki si intrufolò nella casa con una candela per far luce sul mistero.
L'abitazione del giocattolaio era piena di modellini raffiguranti animali di ogni tipo, tanto accurati da sembrare veri.
Infine, arrivò alla cantina e... sorpresa! La luce della candela rischiarò una bambola che era una perfetta riproduzione della sorella!
Yuki le prese la mano e percepì l'anima di Sayuri ancora vitale, sotto quel guscio da giocattolo. La povera sorella le riferì telepaticamente che il giocattolaio era in realtà un imbalsamatore e faceva collezione di creature rare. Per questo l'aveva rapita e ricoperta di una resina particolare, che aveva congelato il suo aspetto; però lei era sopravvissuta grazie ai poteri ereditati dall'antenato demone.
Per anni e anni era rimasta cosciente, senza poter muovere un solo muscolo o comunicare con qualcuno!
Avendo sentito tante volte parlare il giocattolaio, Sayuri sapeva dove si trovava il liquido in grado di sciogliere la resina. Yuki seguì le sue indicazioni, la liberò da quell'atroce maledizione e insieme poterono tornare dalla loro famiglia.
Prima di partire, però, avevano un compito da portare a termine... forse potete capire di cosa di tratta, se vi capita di visitare la casa del giocattolaio.
Lui è sparito misteriosamente, ma in cantina potete ammirare una bambola a grandezza naturale che lo riproduce fedelmente.
Yuki aveva occhi e capelli neri, come tutti gli altri abitanti del villaggio, mentre Sayuri aveva gli occhi azzurri e i capelli viola. Aveva ereditato questi tratti da un potente demone con cui era imparentata la sua famiglia.
Nonostante la differenza di aspetto, Yuki e Sayuri si volevano molto bene e avevano un legame speciale. Se si prendevano per mano potevano addirittura comunicare telepaticamente.
Un giorno, quando ormai le fanciulle avevano diciotto anni, ci fu un'allegra festa di fine ottobre al villaggio, che si concluse con variopinti fuochi d'artificio.
Mentre tutti erano col il naso all'aria ad ammirarli, successe un fatto inspiegabile: Sayuri sparì. Al termine dello spettacolo Yuki non la trovò più. I membri del villaggio la cercarono per mesi e mesi, fino a inverno inoltrato, ma di lei non c'era traccia.
Villaggio nella neve, Hiroshige |
Dopo anni e anni, in un villaggio sperduto, una ragazza le raccontò che, facendo le pulizie nella cantina del giocattolaio del paese, aveva visto una bambola a grandezza naturale con i capelli viola e gli occhi azzurri.
Nottetempo Yuki si intrufolò nella casa con una candela per far luce sul mistero.
L'abitazione del giocattolaio era piena di modellini raffiguranti animali di ogni tipo, tanto accurati da sembrare veri.
Infine, arrivò alla cantina e... sorpresa! La luce della candela rischiarò una bambola che era una perfetta riproduzione della sorella!
Yuki le prese la mano e percepì l'anima di Sayuri ancora vitale, sotto quel guscio da giocattolo. La povera sorella le riferì telepaticamente che il giocattolaio era in realtà un imbalsamatore e faceva collezione di creature rare. Per questo l'aveva rapita e ricoperta di una resina particolare, che aveva congelato il suo aspetto; però lei era sopravvissuta grazie ai poteri ereditati dall'antenato demone.
Per anni e anni era rimasta cosciente, senza poter muovere un solo muscolo o comunicare con qualcuno!
Avendo sentito tante volte parlare il giocattolaio, Sayuri sapeva dove si trovava il liquido in grado di sciogliere la resina. Yuki seguì le sue indicazioni, la liberò da quell'atroce maledizione e insieme poterono tornare dalla loro famiglia.
Prima di partire, però, avevano un compito da portare a termine... forse potete capire di cosa di tratta, se vi capita di visitare la casa del giocattolaio.
Lui è sparito misteriosamente, ma in cantina potete ammirare una bambola a grandezza naturale che lo riproduce fedelmente.
Commenti
;-)
Brava.
Cattivissimo il giocattolaio che aveva rapito e resinata la gemella ma, fortunatamente la storiella non finisce malvagiamente...
Proporrei un favore al giocattolaio dato che sa resinare bene, potrebbe farmi un favore?
Vorrei tanto resinare il varano di comodo...
Baci baci cara Vele
un abbraccio Vele Ivy
@Doc: grazie anche a te!
@Silvia: sono molto contenta che ti sia piaciuta così tanto! Tra l'altro è ispirata anche al mondo dei manga (soprattutto a un episodio de "La saga delle Sirene" di Rumiko Takahashi).
@Alfa: sì!!
@Mari: grazie del complimento!
@Grace: ricambio l'augurio!!
@Veggie: sì, lo so! :-)
@Pippi: penso che ormai il giocattolaio sia andato in pensione...
:-D