La festa del teatro a Milano: Mozart e Pulcinella



Andando al lavoro in metropolitana, un giorno ho visto sfrecciare davanti ai miei occhi le bellissime locandine della festa del teatro a Milano.
Grande idea, quella di rappresentare la città improvvisamente colorata grazie agli spettacoli portati dalla Festa del teatro! Una magia che ci rende tutti sognatori, re o regine che fanno il loro ingresso trionfale da sipari rossi o viaggiando in ricche carrozze.

Io adoro i travestimenti, le mascherine della Commedia dell'arte, i costumi di scena, e insomma tutto ciò che solo il teatro può offrire.

Così mi sono informata su internet e ho scoperto che questo fine settimana tantissimi teatri milanesi aderivano all'iniziativa, con spettacoli da 0 a 3 euro.
E' stata dura trovare posti liberi, visto che era quasi tutto prenotato già dal primo giorno disponibile! Ma alla fine siamo riusciti ad ottenere 3 ottimi posti per Mozart e Pulcinella.

Mozart e Pulcinella
Serenata buffa di una notte napoletana

Pulcinella, con il giovane aiutante Calandriello, vuole conquistare la sua amata Assuntina con una serie di buffe serenate. Durante le sue avventure farà la conoscenza del giovane Mozart (realmente recatosi a Napoli all'età di quindici anni) e di re Ferdinando, 'o Rre "lazzarone".


Spettacolo veramente bellissimo! Gli attori e i musicisti sono stati eccezionali, per non parlare della recitazione perfetta, delle battute esilaranti, dell'interesse anche storico della vicenda.


Noi del pubblico eravamo così presi che alla fine ci siamo messi a battere le mani a tempo, e quando lo spettacolo è finito abbiamo acclamato a gran voce gli attori... tant'è che loro sembravano veramente emozionati, il più giovane aveva quasi le lacrime agli occhi. Forse non si aspettavano una reazione così calorosa da Milano!


Altro elemento forte è stato quello dei riferimenti all'attualità, soprattutto al tema dei rifiuti. Curioso come la dualità di Napoli, città stupenda e problematica insieme, fosse già viva e percepita ai tempi di Mozart. Ecco un pezzo di una lettera del papà di Mozart, letta in scena:


"La fertilità esuberante di queste terre piene di vita e di cose rare mi renderanno penosa la partenza. Ma la sporcizia, la quantità di mendicanti, questa gente senza Dio e la cattiva educazione dei bambini, fanno sì che si lascia senza rimpianto anche ciò che c'è di buono...
"



CAST


Pulcinella: Gianni Aversano
Calandriello, Mozart, Re Ferdinando: Andrea Carotenuto
Al violino: Paolo Sasso
Alla chitarra: Domenico de Luca
Arrangiamenti musicali: Domenico de Luca
Idea ed elaborazione testi: Gianni Aversano
Regia: Franco Palmieri

Commenti

Stella ha detto…
Ciao!
Sono stata via una settimana per un corso di alta formazione!
Ho letto oggi i tuoi ultimi post.
secondo me in tutte le città si dovrebbero organizzare iniziative come questa.
Il teatro è un bellissimo strumento di espessione :-)
Vele Ivy ha detto…
E' vero, il teatro offre una magia senza paragoni :-)
FRA...le Nuvole! ha detto…
non posso che essere d'accordo! ;)
è anche un ottimo strumento di aggregazione...dovrebbero esserci ovunque queste iniziative!
tu non sai quanto sia difficile portare a teatro i foggiani. quelli davvero appassionati saranno si e no 10.000 su un totale di 160 mila abitanti! ma non demordiamo! :)
Vele Ivy ha detto…
Mah, secondo me c'è l'idea che il testro sia una cosa elitaria e barbosa, quando invece può essere veramente divertente e appassionante
Alfa ha detto…
Il teatro è straordinariamente magico e vitale. Ogni spettacolo è unico e irripetibile e mette in scena la magia della vita.
Ciao
Vele Ivy ha detto…
E' vero, Alfa, la magia è proprio quella: l'unicità dello spettacolo, il fatto che lo stia vivendo tu in prima persona come un momento irripetibile :-)

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