The millionaire
È sera e tutta l'India, dai quartieri poveri alle ville di lusso, sta seguendo lo show "Il milionario". Sì, proprio quello che c'è anche in Italia.
Il primo concorrente è Jamal, un diciottenne che sa a malapena leggere e di mestiere fa "l'uomo del tè" in un call-center. Inaspettatamente, domanda dopo domanda, arriverà fino alla penultima risposta... ma alla fine del programma, viene prelevato dalla polizia e sottoposto ad un brutale interrogatorio. Come faceva a sapere le risposte? Riuscirà a dimostrare si aver detto la verità?
La trama del film si sviluppa proprio in questo modo: attraverso le spiegazioni di Jamal alla polizia, ripercorriamo tutta la sua vita.
Inizialmente le scene sono molto dure, visto che si parla della sua infanzia nelle bidonville. Qui i bambini vivono in mezzo alla spazzatura, si mantengono con furti ed espedienti di ogni genere, sono sfruttati in modo crudele dagli adulti.
Col passare del tempo, però, veniamo anche a conoscenza del grande amore di Jamal: la bellissima e sfortunata Latika. E' per lei che il ragazzo ha deciso di partecipare allo show.
Questo è decisamente un film che merita di essere visto al cinema: i colori, la musica, i personaggi sono uno spettacolo bellissimo, che travolge lo spettatore. Segnalo in particolare le riprese delle baraccopoli dall'alto e la scena delle donne che lavano i loro coloratissimi vestiti al fiume.
È anche un modo per avvicinarci ad una cultura così distante dalla nostra. Certo, non si può capire un Paese solo con un film, che per giunta mostra molti elementi romanzati. Ma credo lo stesso che possa almeno farci riflettere su una popolazione così affascinante e piena di contraddizioni.
In assoluto, questo è il film che mi è piaciuto di più tra quelli distribuiti in Italia nel 2009.
Curiosità:
- "The Millionaire" ha vinto 8 oscar: miglior film, sceneggiatura non originale, fotografia, montaggio, sonoro, colonna sonora, canzone (Jai Ho di A. R. Rahman), regia.
- I due bambini che interpretano Jamal e Latika da piccoli (Azharuddin Ismail e Rubina Ali) vivevano veramente in una bidonville. Questo ha spinto le autorità indiane a donare loro una vera casa. Una goccia nell'oceano...
- Il film è tratto dal romanzo "Le dodici domande" di Vikas Swarup.
Commenti
Buona gg.
TIZ. :-))
Il gioco è un pretesto ben posto per narrare un altra storia che altrimenti avremmo apprezzato meno.
Intensi i personaggi (sopratutto i bambini) e ben fatte le location: esprime più di quanto la pubblicità che gli hanno fatto non dica, posto che gli oscar non sempre equivalgono a qualità intrinseca.
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anche se sono in pausa dal blog.... eccomi a salutarti
un abbraccio Ivy
bellissimo film!
Ciao!
Ciao buona settimana
La canzone da Oscar Jai Ho è molto bella: ne hanno appena fatto un videoclip featuring le Pussicat Dolls!
;-)
@Uomo timorato: vero, i personaggi erano tutti molto intensi, veramente espressivi! Vedere i bamabini in quelle situazioni, poi, faceva venire la pelle d'oca.
@Lukino: sì, decisamente, al cinema coinvolge ancora di più!
@Veggie: è vero, spesso (quasi sempre...) gli oscar non dicono nulla sul vero valore di un film. In questo caso, però, direi che ci hanno azzeccato, almeno secondo me!
@Pupottina: è vero, anch'io prima di vederlo ne avevo sentito parlare da diversi amici, tutti entusiasti.
@Max: bene! sbrigati, però, non credo che ci sia ancora per tanto nelle sale :-)
@Tiziana: eheheheh, come potevo non fidarmi del tuo consiglio! Spero a presto, un bacione!
@Alfa: che bello, sono contenta che lo abbia visto anche tu e che ti sia piaciuto!
@Lucagel1: se aspetterai un po', potrai leggere anche la recensione del libro... ;-)
@Pupottina: ciao!
@Silvia: grazie per la dritta! Andrò a cercare il video!
ciao
Sara
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