Sergio Rubini in A CUORE APERTO - Voci del Novecento - da Neruda a Sanguineti
Sabato sera siamo andati al teatro Manzoni di Milano a vedere Sergio Rubini, un attore che ci piace molto!
Lo spettacolo si chiama A cuore aperto: Rubini ci parla della sua passione per la recitazione e la poesia, passione ereditata dal padre ferroviere.
Veniamo a sapere che inizialmente lo spettacolo doveva ruotare solo intorno al Novecento, secondo un preciso percorso temporale, ma poi l'attore si era reso conto che in questo modo diventava troppo restrittivo.
Allora la cronologia diventa di più ampio respiro. Ecco che torniamo ai tempi di Shakespeare e Rubini ci recita con sorprendente intensità una delle scene che giudica più romantiche nella storia della letteratura: l'uccisione di Desdemona da parte di Otello, accecato dalla gelosia. E' stato un momento davvero coinvolgente.
Sul filo della poesia, e di un altro grande "moro", ci racconta poi della vita e della rocambolesca morte del poeta russo Puskin, che aveva come Otello sangue africano (da parte di madre).
Puskin è stato uno dei più grandi esponenti del Romanticismo; Rubini ci ha recitato questa meravigliosa poesia:
Ricordo il magico istante
Ricordo il magico istante:
Davanti m'eri apparsa tu,
Come fuggevole visione,
Genio di limpida bellezza.
Nei disperati miei tormenti,
Nel chiasso delle vanità,
Tenera udivo la tua voce,
Sognavo i cari lineamenti.
Anni trascorsero. Bufere
Gli antichi sogni poi travolsero,
Scordai la tenera tua voce,
I tuoi sublimi lineamenti.
E in silenzio passavo i giorni
Recluso nel vuoto grigiore,
Senza più fede e ispirazione,
Senza lacrime, ne' vita e amore.
Tornata è l'anima al risveglio:
E ancora mi sei apparsa tu,
Come fuggevole visione,
Genio di limpida bellezza.
E nell'ebbrezza batte il cuore
E tutto in me risorge già -
E la fede e l'ispirazione
E la vita e lacrime e amore.
Puskin muore nello stesso anno del nostro Leopardi, che ha condotto una vita molto meno avventurosa, ma che ci ha donato opere dal valore inestimabile. Rubini ci ha letto una sua operetta morale: Dialogo di un lettore d'almanacchi e di un passeggere.
Poi veniamo deliziati da una divertentissima poesia di De Filippo, recitata con impeccabile accento napoletano: Vincenzo De Pretore.
E poi Neruda, Pavese, Prévert, e Sanguineti, poeta molto amato da Rubini. Le sue poesie, ricche di allitterazioni e giochi di parole, sembrano fatte apposta per mettere alla prova gli attori. Eppure, dovevate sentire con quale bravura e maestria Rubini ci ha letto questa poesia:
Da L’ultima passeggiata – Omaggio a Pascoli
Ti esploro, mia carne, mio oro, corpo mio, che ti spio, mia cruda carta nuda,
che ti segno, che ti sogno, con i miei seri, severi semi neri, con i miei teoremi,
i miei emblemi, che ti batto e ti sbatto, e ti ribatto, denso e duro, tra le tue fratte,
con il mio oscuro, puro latte, con le mie lente vacche, tritamente, che ti accendo,
se ti prendo, con i miei pampani di ruggine, mia fuliggine, che ti aspiro, ti respiro
con le tue nebbie e trebbie, che ti timbro con tutti i miei timpani, con le mie dita
che ti amano, che ti arano, con la mia matita che ti colora, ti perfora, che ti adora,
mia vita, mio avaro amore amaro:
io sono qui così, la zampa del mio uccello, di quello
che ti gode e ti vigila, sono la papilla giusta che ti degusta, la pupilla che ti vibra
e ti brilla, che ti tintinna e titilla; sono un irto, un erto, un ermo ramo, io che
ti pungo, mio fungo, io che ti bramo: sono pallida pelle che si spella, mia bella, io,
passero e pettirosso del tuo fosso: io la piuma, io l’osso, che ti scrivo: io, che ti vivo
Quello che mi ha sorpresa è proprio la bravura con cui Rubini ha interpretato le poesie, cosa molto difficile da rendere. La recitazione non è mai stata carica ed esagerata, ma anzi proprio la semplicità e la perfetta dizione (sia in italiano che nei vari dialetti) hanno dato vita alle poesie in modo impeccabile e coinvolgente.
La sua passione e l'ironia, poi, hanno reso lo spettacolo così godibile che non mi sembrava vero che fosse già passata un'ora e mezza, arrivati alla fine! Inoltre mi ha fatto scoprire e riscoprire poesie e brani straordinari.
10 e lode a questo attore e questo spettacolo!
Lo spettacolo si chiama A cuore aperto: Rubini ci parla della sua passione per la recitazione e la poesia, passione ereditata dal padre ferroviere.
Veniamo a sapere che inizialmente lo spettacolo doveva ruotare solo intorno al Novecento, secondo un preciso percorso temporale, ma poi l'attore si era reso conto che in questo modo diventava troppo restrittivo.
Allora la cronologia diventa di più ampio respiro. Ecco che torniamo ai tempi di Shakespeare e Rubini ci recita con sorprendente intensità una delle scene che giudica più romantiche nella storia della letteratura: l'uccisione di Desdemona da parte di Otello, accecato dalla gelosia. E' stato un momento davvero coinvolgente.
Puskin |
Puskin è stato uno dei più grandi esponenti del Romanticismo; Rubini ci ha recitato questa meravigliosa poesia:
Ricordo il magico istante
Ricordo il magico istante:
Davanti m'eri apparsa tu,
Come fuggevole visione,
Genio di limpida bellezza.
Nei disperati miei tormenti,
Nel chiasso delle vanità,
Tenera udivo la tua voce,
Sognavo i cari lineamenti.
Anni trascorsero. Bufere
Gli antichi sogni poi travolsero,
Scordai la tenera tua voce,
I tuoi sublimi lineamenti.
E in silenzio passavo i giorni
Recluso nel vuoto grigiore,
Senza più fede e ispirazione,
Senza lacrime, ne' vita e amore.
Tornata è l'anima al risveglio:
E ancora mi sei apparsa tu,
Come fuggevole visione,
Genio di limpida bellezza.
E nell'ebbrezza batte il cuore
E tutto in me risorge già -
E la fede e l'ispirazione
E la vita e lacrime e amore.
Puskin muore nello stesso anno del nostro Leopardi, che ha condotto una vita molto meno avventurosa, ma che ci ha donato opere dal valore inestimabile. Rubini ci ha letto una sua operetta morale: Dialogo di un lettore d'almanacchi e di un passeggere.
Poi veniamo deliziati da una divertentissima poesia di De Filippo, recitata con impeccabile accento napoletano: Vincenzo De Pretore.
Sanguineti |
Da L’ultima passeggiata – Omaggio a Pascoli
Ti esploro, mia carne, mio oro, corpo mio, che ti spio, mia cruda carta nuda,
che ti segno, che ti sogno, con i miei seri, severi semi neri, con i miei teoremi,
i miei emblemi, che ti batto e ti sbatto, e ti ribatto, denso e duro, tra le tue fratte,
con il mio oscuro, puro latte, con le mie lente vacche, tritamente, che ti accendo,
se ti prendo, con i miei pampani di ruggine, mia fuliggine, che ti aspiro, ti respiro
con le tue nebbie e trebbie, che ti timbro con tutti i miei timpani, con le mie dita
che ti amano, che ti arano, con la mia matita che ti colora, ti perfora, che ti adora,
mia vita, mio avaro amore amaro:
io sono qui così, la zampa del mio uccello, di quello
che ti gode e ti vigila, sono la papilla giusta che ti degusta, la pupilla che ti vibra
e ti brilla, che ti tintinna e titilla; sono un irto, un erto, un ermo ramo, io che
ti pungo, mio fungo, io che ti bramo: sono pallida pelle che si spella, mia bella, io,
passero e pettirosso del tuo fosso: io la piuma, io l’osso, che ti scrivo: io, che ti vivo
Quello che mi ha sorpresa è proprio la bravura con cui Rubini ha interpretato le poesie, cosa molto difficile da rendere. La recitazione non è mai stata carica ed esagerata, ma anzi proprio la semplicità e la perfetta dizione (sia in italiano che nei vari dialetti) hanno dato vita alle poesie in modo impeccabile e coinvolgente.
La sua passione e l'ironia, poi, hanno reso lo spettacolo così godibile che non mi sembrava vero che fosse già passata un'ora e mezza, arrivati alla fine! Inoltre mi ha fatto scoprire e riscoprire poesie e brani straordinari.
10 e lode a questo attore e questo spettacolo!
Commenti
ciao
@Geillis: se lo fanno a Roma DEVI andarlo a vedere!
@Gabe: è uno spettacolo che dimostra come questo tipo di arte sia molto più immediata e divertente di quanto si creda.
Come prima visita al tuo blog devo dire di aver letto un post molto interessante!
Buona serata
Marta
Confesso che un pò ti invidio... ;-)
mi piace molto Rubini.
questo spettacolo sarebbe il regalo che mi concederei per festeggiarmi in questo 8 marzo, che ormai per me è la data annuale in cui obbligatoriamente mi concedo qualcosa per viziarmi un po'
;-)
BUON 8 MARZO
Molto bravo Rubini!!!
@Von: sì è vero, è stata un'esperienza molto emozionante sentirlo recitare quei versi...
@Turista: in effetti l'abbiamo visto in una veste un po' inedita e abbiamo scoperto che è una persona di grande cultura, oltre a possedere un'ottima preparazione tecnica.
@Pupi: grazie mille! Buon 8 marzo anche a te! ^____________^
@Luigi: che bello! Dev'essere stata bella da interpretare!
http://bookshelf-nicky.blogspot.com/2011/03/premi.html
@Max: vero!!
@NickY: grazie mille!