La nascita della pittura preraffaellita

Millais, Ophelia
La pittura preraffaellita può essere considerata, da chi non conosce bene la sua storia, come una pittura tradizionalista: ritratti di ispirazione classico/rinascimentale, paesaggi curati nei particolari ecc. In realtà non è così, e anzi fu una corrente artistica che volle discostarsi dalle convenzioni vittoriane. Non a caso nacque nel 1848, anno definito “delle rivoluzioni” per i moti d’insurrezione che si diffusero in Europa.

·       Quali erano le idee innovative dei Preraffaelliti?

Innanzi tutto superare i canoni della prestigiosa Royal Academy londinese, in cui quasi tutti i membri della Confraternita dei Preraffaelliti avevano studiato. Ritenevano che l’accademia avesse fatto perdere alla pittura freschezza e vita, che fosse responsabile di un’eccessiva stilizzazione e scarsa cura dei particolari dei dipinti dell’epoca. Fu così che nacque l’ispirazione pre-raffaellita, che riteneva le opere precedenti a Raffaello più vere e spontanee di quelle successive.

Queste idee erano ispirate anche dal critico dell’arte Ruskin, il quale auspicava un ritorno dell’arte medievale, strettamente connessa alla spiritualità, al contrario dell’arte a lui contemporanea. Inoltre, l’arte doveva rappresentare la natura in modo più accurato e fedele possibile.

·       Le prime opere-simbolo

Il pittore più celebre della Confraternita fu Dante Gabriel Rossetti, di origini italiane. Nel 1849 espose l’incantevole Ecce ancilla domini!, la cui essenzialità ricorda l’arte medievale.
Nell’opera viene colto il momento dell’annunciazione alla Vergine; la luminosità del quadro preannuncia l’importanza che avranno i colori nelle opere preraffaellite, colori carichi e pieni di vita. La vergine è una figura pensosa, vestita di bianco, con meravigliosi capelli rossi che ne incorniciano il viso delicato; l’angelo è anch’esso ammantato di bianco, mentre alle loro spalle spicca un meraviglioso blu.
Rossetti, Ecce ancilla domini!
Un’altra opera che segnò l’esordio preraffaellita fu il quadro di Millais Christ in the house of His parents (1850), che attirò addirittura la stigmatizzazione di Dickens! Indubbiamente, infatti, la famiglia di Cristo era ritratta come una povera famiglia di artigiani, a piedi nudi, vestiti poveramente, immersi nel loro umile lavoro. Charles Dickens considerò il quadro come una mancanza di rispetto nei confronti della sacralità del soggetto ritratto, mentre per i Preraffaelliti era semplicemente la rappresentazione autentica della famiglia di Cristo.
Millais, Christ in the house of this parents
Il terzo membro della confraternita fu William Hunt. Tra i suoi primi quadri preraffaelliti troviamo due opere di ispirazione shakespeariana: Claudio e Isabella (1850-53, tratto da Misura per misura) e Valentino salva Silvia da Proteo (1850-51, da I due Gentiluomini di Verona).
Qui cominciamo già a vedere una delle fonti più importanti per la pittura preraffaellita, cioè la letteratura. Shakespeare, Keats, Dante, Boccaccio, Omero, leggende medievali e storie di fate… spesso i quadri preraffaelliti raccontano una storia, e proprio qui risiede il fascino della loro arte, che ci immerge in un mondo incantato. La confraternita non si incontrava solo per dipingere, ma anche per discutere di arte e letteratura, e questo fervore è palpabile nelle opere preraffaellite.
Hunt, Isabella e Proteo
·       Sviluppi successivi

La confraternita si sciolse nel 1854, ma i suoi membri continuarono a dipingere, anche se separatamente. Il rappresentante indiscusso della corrente divenne Dante Gabriel Rossetti, che sviluppò la sua arte in una direzione sempre più simbolica: celeberrimi sono i suoi ritratti di donne ammalianti, creature magiche e voluttuose. Rossetti vuole trasmettere l’anima delle sue modelle.
Rossetti; Proserpina
Molti artisti seguirono e portarono avanti la corrente preraffaellita, come ad esempio William Morris, Edward Burne-Jones, Artur Huges. Personalmente, l’artista che prediligo è John William Waterhouse, per la grazia con cui dipinge le sue donne bellissime e fatate, che sembrano proprio volerci trascinare all’interno della loro storia.
Waterhouse, Boreas 
Approfondimento legato al racconto a puntate Niamh delle fate, una musa preraffaellita

Commenti

Veronica ha detto…
Waterhouse è effettivamente magico. È così delicato nello sfumare i colori!
Gabe ha detto…
grazie per questi interessanti approfondimenti
(un lapsus, la data 1948?)
un saluto affettuoso
Arwen Elfa ha detto…
Grazie Vele davvero interessante il post e molto "istruttivo" per quanto riguarda il pittore John William Waterhouse non lo conoscevo devo ammeterlo, ma il suo lavoro che hai postato mi piace molto e la donna sembra davvero in qualche modo fatata approfondirò cercando altri suoi quadri ..... mi hai incuriosito
Fabio Bogliotti ha detto…
... sto recuperando

di questo ho fatto una stampa per tenermelo sotto mano sempre
mooooooooooooolto utile, più di quel che potete pensare

grazie mille
Silvia ha detto…
Bellissimo approfondimento della mia cara co-autrice! Continuate a seguirci, mi raccomando!

;-)
Pupottina ha detto…
mi piace molto l'ultimo che hai inserito, quello di Waterhouse
Geillis ha detto…
la pittura preraffaellita è una delle mie preferite in assoluto!
Federica ha detto…
Amo da sempre la corrente dei pittori Preraffaelliti ed in particolare sia Waterhouse che Dante Daniele Rossetti.
I lori dipinti sono magici e ti portano a epoche che sanno di fiaba.
Baci e buon fine settimana
Federica
Federica ha detto…
Pardon, volevo dire Dante Gabriel Rossetti...
F.
Veggie ha detto…
Grazie per aver approfondito questo argomento... Io onestamente ammetto di essere abbastanza ignorante in materia, perciò fa sempre piacere leggere delle informazioni al riguardo scritte in maniera piacevole e fruibile!...
Vele Ivy ha detto…
@Vero: giusto, "magico" è la parola che definisce il suo stile!

@Gabe: grazie mille!! Non me n'ero accorta, l'ho corretto ora grazie alla tua segnalazione!!

@Arwen: sono convinta che sia un autore adatto ai tuoi gusti, le tematiche dei suoi dipinti sono spesso fatate!

@Strillo: in che senso utile?? Mi hai incuriosita!! Guarda che se stai preparando una sceneggiatura sui preraffaelliti puoi chiedermi supporto quando vuoi! :-D

@Silvia: ;-)

@Pupi: bellissimo, vero?

@Geillis: è vero, mi avevi già parlato di questa passione che abbiamo in comune!

@Fede: è proprio così, ed è la ragione per cui anch'io amo questi artisti!

@Veggie: bè, nessuno può conoscere tutte le correnti artistiche, e inoltre i Preraffaelliti non sono molto famosi in Italia... per questo dedico a loro molto spazio, perchè si meritano più attenzione!
Silvia ha detto…
Ho linkato da me l'approfondimento!

;-)
Sara Pugliese ha detto…
GRAZIE per questo interessante post.
Io amo l'arte quindi un grazie di cuore.
Vele Ivy ha detto…
@Silvia: perfetto!

@Sara: sono molto contenta che ti sia piaciuto questo approfondimento! Allora continua a seguirci, visto che verranno pubblicati altri 2 articoli sui Preraffaelliti!
Unknown ha detto…
io ADORO la Persefone di Rossetti (o Proserpina, alla latina) :D perché mi piace molto la mitologia greca e trovo il mito della sfortunata ragazza davvero triste... Poi, da romanticona quale sono, mi piace associare la storia della Persefone greca a quella della modella che ha posato per lui (sposata, ma innamorata di Rossetti): insomma, un romanzo nel romanzo, tutto nella mia testa :P
Vele Ivy ha detto…
@Turista: anch'io adoro la mitologia... bè, però Proserpina alla fine sposa il signore degli inferi, ma può anche tornare in superficie, anche se non per tutto l'anno! Dopotutto non le è andata così male ;-) Mi è sempre piaciuta la sua figura.
Comunque continua a seguire Colorare la vita: tra poco parlerò di muse preraffaellite, e ci sarà spazio anche per la musa di questo dpinto!! ^__^
Molto bello questo approfondimento! Complimenti!!
Fabio Bogliotti ha detto…
hehehehehe
intuito femminile... vorrei averne un 5% anch'io!!!
Vele Ivy ha detto…
@La stanza: grazie mille, carissima!!

@Strillo: no, è che me l'ha suggerito lo Gnomo del rosmarino! Mi fa fare un sacco di belle figure... ;-)

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