La stella di luna - Ep. 13: Il sorriso di Réaltàn
Episodi precedenti:
1. Il mistero della stella - 2. In partenza per l'Irlanda - 3. Gente di Dublino - 4. Il cerchio delle fate - 5. La festa di mezz'estate - 6. Il segreto di Domhnall - 7. Alla volta di Jarlath - 8. Un arrivo imprevisto - 9. La storia di Réaltàn - 10. Il medaglione - 11. La pergamena - 12. Mr Puck
Si alzò in piedi e facendo cadere la camicetta, prese il
medaglione e dopo averlo guardato qualche istante se lo strinse al petto.
Improvvisamente mi sentii incredibilmente stanca… a causa
della notte insonne, della missione di recupero della collana e soprattutto per
tutte le emozioni accumulate in poche ore. Mi strofinai il volto con le mani,
come per scacciare la stanchezza. Poi guardai Domhnall e notai che anche lui
aveva un’aria stanca. Sentendosi osservato, alzò gli occhi verso di me… ci
guardavamo in silenzio ed è inspiegabile la sensazione che provai, eppure era
così: per la prima volta non c’era ostilità da parte sua nei miei confronti,
non era il solito ragazzo tormentato, appariva rilassato come non mai. Quella
era la primissima volta che mi sentivo davvero a mio agio con lui, non l’avevo
mai sentito così vicino. E la cosa incredibile è che percepivo che anche lui
stava pensando la medesima cosa! Mi si avvicinò e mi scostò una ciocca di
capelli mettendomela dietro l’orecchio.
NON PERDETEVI L'EPISODIO CONCLUSIVO LUNEDI' PROSSIMO! SARA' IL GRAN FINALE DE "LA STELLA DI LUNA"!!
1. Il mistero della stella - 2. In partenza per l'Irlanda - 3. Gente di Dublino - 4. Il cerchio delle fate - 5. La festa di mezz'estate - 6. Il segreto di Domhnall - 7. Alla volta di Jarlath - 8. Un arrivo imprevisto - 9. La storia di Réaltàn - 10. Il medaglione - 11. La pergamena - 12. Mr Puck
Episodio 13:
Il sorriso di Réaltàn
Mentre stavamo tornando a casa, non potei trattenermi
dall’esaminare il medaglione che tenevo tra le mani. Quell’oggetto così pieno
di significati nascosti era magico…
osservarlo m’incantava, mi avvinceva a sé, m’ipnotizzava, quasi.
Era l’oggetto
più bello che avessi mai visto: e sembrava davvero una stella lunare, splendida
e luminosa.
Trattenendo il respiro e con mani tremanti, mi decisi a
scoperchiarlo e fu allora che l’ondata di mille emozioni mi travolse: al suo
interno trovai una ciocca di capelli neri, i capelli di Thomas Crawley. Li
sfiorai con un dito, incapace di respirare normalmente. Non riuscivo a credere
che stavo sfiorando i capelli del disperato pittore folle innamorato di una
fata! Presi la ciocca di capelli nel palmo della mia mano e la osservai ancora
per lunghissimi minuti, incurante del fatto che stavo camminando senza guardare
la strada; poi mostrai quel tesoro a Domhnall.
-“Prima della tua scoperta nessuno della famiglia era mai
riuscito a scoprire di chi fossero quei capelli. Non ne conoscevamo né
l’origine né la storia. A dire il vero, non sapevamo nemmeno che il medaglione
fosse appartenuto a Niamh… tutto quello che sapevamo era che questa collana
apparteneva agli O’Brien da generazioni e generazioni, quindi abbiamo sempre
ritenuto che i capelli appartenessero a qualche nostro trisavolo” mi spiegò
lui.
Appena arrivati a casa, senza perdere tempo andammo
direttamente da Réaltàn, che sedeva vicino alla finestra e stava riattaccando
un bottone ad una camicetta, quando si accorse del nostro arrivo, alzò la testa
dal suo lavoro e ci osservò con curiosità. Mi avvicinai e col cuore pieno di
gioia, aprii le mani porgendole il tesoro che vi era custodito. Alla vista del
medaglione, il volto di Réaltàn s’illuminò all’istante e si aprì al più
delizioso, sincero e genuino sorriso che avessi mai visto.
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Foto di Ailera Stone |
Quando
quel primo momento di gioia si fu placato, Domhnall invitò la sorella ad
ascoltare attentamente quanto avevamo da dirle, quindi io iniziai a raccontare
a Réaltàn ogni cosa. Del dipinto di Thomas Crawley, della mia casuale scoperta
al museo di Oxford, della lettera di Waterhouse, di Niamh e Thomas, de La belle
dame sans merci… e soprattutto del fatto che lei era la copia esatta di Niamh.
A
quel punto, Domhnall sparì in un’altra stanza per riemergerne pochi minuti dopo
con in mano una pagina di quotidiano che mostrò alla sorella: Réaltàn rimase a
bocca aperta quando posò lo sguardo sul ritratto di Niamh O’Brien. Era come se
si stesse guardando allo specchio. Dapprima sembrò confusa, dibattendosi nel
tentativo di fare chiarezza nel mezzo di tutte quelle rivelazioni… poi, dopo
qualche istante, senza tradire nessun turbamento, mi abbracciò con tutta la
tenerezza del mondo; infine con le lacrime di commozione agli occhi e un nuovo,
raggiante sorriso se ne andò portando con sé la collana e la pagina di
giornale. Mi voltai verso Domhnall e con lo sguardo gli chiesi cosa sarebbe
accaduto.
-“Starà
bene, non preoccuparti”
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Foto di Ailera Stone |
-“Grazie. Grazie per quello che hai fatto per mia sorella e
per la mia famiglia” disse con serietà, “Era dalla morte di Liam che non vedevo
Réaltàn sorridere in quel modo” fece una pausa, poi riprese “Sai, io stesso
fatico a crederlo… ma tra tanti, proprio una ficcanaso come te è riuscita ad
aiutare tutti noi. Il fatto è che all’inizio non sopportavo la tua esuberanza,
il tuo carattere così vulcanico ed eccessivo, ma poi ho capito che è proprio
questo ad attrarmi di più in te…” sapevo che non era facile per lui dire quelle
parole, sapevo che la sua indole introversa gli rendeva difficile esternare i
suoi pensieri e sentimenti, per questo apprezzai ciò che mi aveva detto.
-“Domhnall, chiedevo solamente questo: che tu mi dessi una
possibilità, che imparassi ad avere fiducia in me…” mi sentii assurdamente
felice in quel momento, senza capirne la ragione.
Lui deviò lo sguardo, sembrava che cercasse parole che
tardavano ad arrivare, poi tornò a guardarmi: “Ginevra, io non sono bravo in
queste cose… sono un tipo scontroso e dal carattere non sempre facile, lo so…”
-“Spesso e volentieri sei scostante, a tratti sei antipatico
e generalmente sei un ragazzo impossibile…” aggiunsi io con un sorriso
divertito, lui mi lanciò un’occhiata accigliata, poi la sua espressione si fece
incerta.
-“Lasciami finire…” aggiunse.
-“Va bene così, non mi devi ringraziare ulteriormente, non ce
n’è bisogno” gli dissi con dolcezza. Forse fu proprio il mio tono dolce o
chissà che altro, fatto sta che accadde: lui mi sorrise! Il primo vero sorriso
che avessi mai visto sul suo volto! Dapprima incerto e titubante… in seguito
vero e sincero. In quell’istante mi resi conto di non aver mai visto un ragazzo
più bello di lui. Quella consapevolezza durò poco… perché Domhnall, a quel
punto, s’inchinò e mi baciò sulle labbra, con tutta la passione del suo cuore
tenebroso, stringendomi forte a sé. Tutto il mondo sparì in un attimo dalla mia
vista.
Nota delle autrici: i commenti più belli verranno pubblicati nell'ebook che creeremo per raccogliere tutta la storia!
Commenti
Che carini!!! Un bacio improvviso e tempestoso come domhnall stesso!! Complimenti!! anche per il disegno!!
@Grace: eeeh, sì, il nostro Domhnall ha anche un lato passionale!
@Geillis: vero! Ginevra ha un fascino particolare, un misto di spontaneità e sfrontatezza!
@Veggie: domani lo saprete! :-)
@Mari: eh già, ci voleva un momento di romanticismo! Sapevo che vi sarebbe piaciuto!!
@Doc: grazie! Ci risentiamo per il gran finale! :-D
;-)
@Silvia: :-D