Dottor Niù - Stefano benni

Il Dottor Niù irrompe nel primo racconto.
Il suo nome è il calco italiano della parola New, sbeffeggiata nelle accezioni "alla moda" dei giorni nostri: new economy, new profession, new way of life ecc.
Il Dottor Niù si offre di aprire le porte dello sprovveduto cittadino a questo fantastico mondo, ovviamente in cambio di un po' di old fashion money per pagare l'old onorary. Ma il suo intervento provocherà reazioni a dir poco catastrofiche…

Eccoci introdotti nel provocatorio libro di Benni, che raccoglie 32 mini-racconti pubblicati per "La Repubblica".
La satira feroce non risparmia proprio niente e nessuno: le pubblicità ingannevoli, l'inquinamento, i presunti ambientalisti, le falsità dei potenti, i calendari, la Chiesa, la spazzatura in TV, lo stesso giornale "Repubblica". E naturalmente la politica: non solo contro la Destra, ma anche contro la Sinistra (erano gli anni della politica d'alemiana nel Kosovo, verso cui Benni si dimostra a dir poco critico).

Ma Benni è sempre Benni; oltre a farci indignare, oltre a provocare sorrisi amari, suscita anche vere e proprie risate e stupisce con le sue trovate geniali.
Potrei parlarvi della parodia delle vacanze montanare in Natale a Monte candido, delle fobie religiose di Don Fobio Copriti, dell'impresa epica di un un comune cittadino che trova parcheggio in Adelmo Ferrari. Ma non riuscirei a rendere l'idea, secondo me tutti i racconti meritano di essere letti nella loro interezza.
Trascrivo però un breve brano per tutti quelli che, come me, hanno avuto a che fare con le nostre amate Ferrovie dello Stato (da Rainer Tim, esploratore estremo):

Fare il biglietto non è stato facile [...]
Ho rubato il biglietto a una vecchietta svenuta, e sono balzato su un Eurostar. In due ore e mezzo dovevo essere a Roma. Purtroppo dopo pochi minuti è saltata la linea elettrica e siamo rimasti inchiodati sotto una galleria. Siamo al freddo e al buio da tre giorni, le porte sono bloccate e ogni tanto passa una hostess, ci dà un pacchetto di noccioline e ci fa pagare il supplemento-Picnic.

Commenti

Anonimo ha detto…
questo libro mi manca! Devo assolutamente rimediare, perchè sembra niente male!!! intanto ti avviso che di sicuro scopiazzerò la frase sui treni (ahimè, le amate FF.SS. non si smentiscono mai, solo ieri mi sono beccata 20 min di ritardo e aria condizionata rotta su treno stracolmo senza finestrini... ah, le gioie della vita!!!) perchè è a dir poco geniale!!!
Vele Ivy ha detto…
...e se è così geniale quella frase, figurati l'intero racconto!!

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