Niamh delle fate, una musa preraffaellita - Ep. 4: L'incarico

Episodi precedenti:
1. Il ritratto
2. Guarda dentro
3: Follia

Episodio 4. L'incarico
Waterhouse dopo aver ascoltato le parole di Thomas non poteva che essere sconvolto: evidente com’era che l’uomo aveva totalmente perso il contatto con la realtà, ma si era smarrito in un mondo dai contorni inafferrabili in cui fate e cavalieri erano in balìa di un destino beffardo. Non poté evitare di provare una sincera pena nel constatare il triste stato in cui egli era ridotto senza possibilità di guarigione, il destino si era accanito nel modo più crudele con lui, condannandolo ad un eterno, terribile oblio dell’anima.
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Mentre Waterhouse rifletteva amaramente, Thomas si era acquietato improvvisamente e in silenzio si era fermato a guardare con nostalgia nel vuoto, non un  punto preciso, forse senza nemmeno esserne consapevole, come se fosse una foglia trascinata dal vento che compie i suoi giri in aria e poi cade a terra contro la sua volontà ma unicamente perché non può evitarlo. Thomas Crawley era ormai una foglia al vento rassegnato ad essere trascinato via contro la sua volontà, perché volontà non ne aveva più. Waterhouse rimase per un po’ a fargli compagnia senza osare disturbare la sua contemplazione del nulla con domande inopportune, domande a cui l’altro non avrebbe mai potuto rispondere. Dopo un tempo difficile da calcolare, Waterhouse se ne andò lasciandolo alla sua solitaria follia, più si allontanava da Thomas più il suo cuore era stretto da una morsa malinconica che non gli dava tregua. 
Mentre abbandonava il luogo, si accorse che c’era una donna dinanzi a lui, la quale aveva certamente assistito alla scena e pareva lo stesse aspettando. La donna accennò un lieve sorriso quando lui si fermò facendole un inchino e lo ringraziò per aver tenuto compagnia al fratello, che in un angolo oscuro e smarrito del suo essere aveva certamente apprezzato il gesto. Notando lo stupore di Waterhouse a quelle affermazioni, la donna si presentò come Jane la sorella maggiore di Thomas, colei che aveva accolto in casa lo sfortunato pittore dopo la malattia e se ne prendeva cura insieme al marito; spiegò che permetteva al fratello di vagare da solo per la campagna perché credeva che quell’esercizio in qualche modo fosse un bene per lui, ma che lei non mancava di andare a controllarlo di tanto in tanto e quando aveva visto un accompagnatore al suo fianco, cosa assai insolita visto che dopo la malattia tutti gli amici di Thomas si erano dileguati, aveva pensato di restare in attesa per scoprire l’identità del forestiero. Mentre i due si dirigevano verso la casa della donna, Jane aveva iniziato a raccontare a Waterhouse tutta la storia dal principio.
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Jane si era trasferita a Watton-at-Stone dopo il matrimonio, prima di sposarsi infatti aveva lavorato qualche tempo in casa degli O’Brien, una famiglia di origine irlandese, e quando casualmente aveva saputo che il padrone cercava un pittore per ritrarre la figlia lei si era permessa di fare il nome del fratello, un giovane pittore non ancora investito da incarichi ufficiali ma di grande talento, Jane sperava che la sua raccomandazione presso Mr O’Brien potesse favorire la nascente carriera di Thomas.
Dopo che si furono accomodati davanti ad una tazza di tè, Jane riprese a narrare la storia, tornando indietro di cinque anni, al 1865. Thomas Crawley aveva 28 anni e si apprestava a lavorare al suo primo incarico ufficiale, un incarico molto importante ottenuto grazie all’intercessione della sorella: doveva dipingere il ritratto della figlia di una ricchissima famiglia di commercianti di lino di origine irlandese, gli O’Brien. La famiglia era emigrata nel 1847 dall’Ulster a seguito di una terribile epidemia di tifo causata da una carestia che aveva seminato la morte in tutta l’isola irlandese, i ricchi O’Brien avevano dovuto lasciarsi alle spalle tutto il loro avviato commercio e ricominciare da capo in Inghilterra; appena giunti erano riusciti a comprare un terreno per coltivare il lino e le donne della famiglia si occupavano di filarlo, gli inizi furono difficili ma grazie alla costanza e alla grande abilità nel lavorare il tessuto, ben presto riuscirono ad avviare un nuovo fiorente commercio di lino che dette loro fortuna sia in Inghilterra sia in Europa facendo tornare la famiglia all’antica ricchezza. Così Mr O’Brien probabilmente per celebrare il prestigio in società raggiunto dalla sua famiglia aveva deciso di chiamare un pittore per far ritrarre la figlia maggiore, Niamh.

Racconto a puntate ideato e scritto da Silvia e Vele Ivy

Nota delle autrici: i commenti più belli verranno pubblicati nell'ebook che creeremo per raccogliere tutta la storia!

Commenti

Veronica ha detto…
Eccomi qua! Ho letto tutto subito :). Siete brave a fermarvi sempre sul più bello! È un'arte che non tutti sanno usare bene, quella di lasciare il lettore col fiato sospeso. Comunque, con il pittore folle sfondate una porta aperta... Non c'è niente che mi appassioni di più!
le margheritine ha detto…
La similitudine della vita di Thomas con la foglia in balia del vento è fantastica!
Comunque ha ragione Veronica...lo fate apposta vero??? Ci lasciate qui con il fiato sospeso ad aspettare per un'altra lunghissima settimana!!!
Ciao ciao
Cri
Luigi ha detto…
il potere della bellezza può essere letale talvolta!!!
Un sorriso
Vele Ivy ha detto…
@Veronica: grazie per la tua tempestività!! Eh, sì, ci divertiamo a lasciarvi sul più bello: se che gusto c'è?? :-P
Baci!

@Cri: per la similitudine giro i complimenti alla mia esimia co-autrice!! :-)
Grazie anche a te!

@Luigi: esatto!! Un sorriso anche a te.
Luigi87 ha detto…
molto interessante..dovreste iniziare a pensare seriamente di scrivere qualcosa e pubblicarlo :)
Rita Baccaro ha detto…
L'oblio dell'anima è certamente il più crudele dei destini... smarrirsi e lasciarsi trascinare come foglie dal vento!
Un po' malinconico l'inizio di questa quarta parte, ma poi tutto comincia a diventare più chiaro e nitido, per noi lettori e per Thomas!

ciao care, my compliments!!!
Silvia ha detto…
Grazie a tutti per i bei commenti!!!

@Cri-Val: sono contenta che la similitudine con la foglia ti sia piaciuta!!!
Lo stato d'animo di Thomas mi ha messo in disagio, il suo vuoto stava inghiottendo anche me... Ma in quel pozzo, un secchiello di nome Jane ha risollevato entrambi. Ah, se non ci fossero le donne..! Un inchino alle autrici. Alla prossima.
Fabio Bogliotti ha detto…
comincia a delinersi la trama; non credo di averne intuito (per lo meno appieno) l'ordito, per cui attendo fiducioso il prossimo episodio
grazie
Anonimo ha detto…
eccomi, non potevo mancare ! :D
Pupottina ha detto…
ciao Vele
scusa il ritardo ma non mi sono accorta che la settimana stava volando.
sempre più bello e particolare questo racconto solo che vi siete fermate proprio sul più bello e la curiosità e la voglia di sapere di più sono difficili da tenere a bada.
buon proseguimento
Vele Ivy ha detto…
@Luigi: grazie! Intanto cominceremo a pubblicare l'ebook di Niamh in versione estesa, poi si vedrà ;-)

@Rita: grazie anche del tuo bel commento! Sono contenta che siamo riuscite a farti identificare nello stato d'animo di Thomas.

@Silvia: similitudine bellissima!!

@DOC: sono felice che Jane ti abbia colpito... anche a me piace molto come personaggio!

@Strillo: la trama si dipana un pochino alla volta... nel prossimo episodio conosceremo un personaggio chiave!!

@Darjo: benvenuto!

@Pupi: eheheheh, ci divertiamo a tenere alta l'attenzione! :-D
Maria D'Asaro ha detto…
Di quest'episodio ho apprezzato:
1) il legame col tessuto storico; 2) la figura della sorella affettuosa e compassionevole; 3) lo stile fluido e scorrevole (tipico di tutto il vostro narrare).
Brave!
Vele Ivy ha detto…
Grazie mille Mari, sono felice che siamo riuscite a trasmetterti tutto ciò!!
Alfa ha detto…
Un incontro che apre uno squarcio nel mistero. Andiamo avanti...
Vele Ivy ha detto…
Misteri su misteri che piano piano si svelano... pane per i tuoi denti, insomma! ;-)

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