Scopri i segreti di Iside, Dea dell'amore e della magia

Iside: un'antichissima Dea Madre egizia, chiamata "la Dea dai diecimila nomi". 
Vuoi conoscere i segreti di questa meravigliosa divinità? Allora sei nel posto giusto!



In questo articolo, come dei novelli Indiana Jones, esploreremo la storia della Dea dell'amore, della magia, della guarigione, della luna e della fertilità.

Ecco un breve riassunto di quello che troverai:
  • Chi era la Dea Iside?
  • Cosa significa il nome Iside?
  • Iside: come viene rappresentata?
  • Iside: cosa portava sulla testa?
  • Iside con bambino - Iside Dea Madre
  • Come Iside resuscita Osiride
  • Iside Dea greca
  • Iside Dea Romana
  • Il culto della Dea Iside a Benevento
  • Iside: perché sparisce?
  • Un libro per scoprire Iside

Buona lettura!

Chi era la Dea Iside?

Gli attributi di Iside sono così numerosi che veniva chiamata "La Dea dai diecimila nomi". Per esempio possiamo annoverare:
  • Iside, Dea dell'antico Egitto.
  • Iside, Dea della salute.
  • Iside, Dea dell'amore.
  • Iside, Dea della Magia.
  • Iside, Dea della Luna.
Probabilmente si trattava della divinità femminile più celebre e amata dell’antico Egitto.

Era la Dea del Sole e della Luna, insieme. Faceva crescere la vegetazione, governava le brezze, la luce e le fiamme. 

A lei erano dedicati innumerevoli templi, in cui era presente un fuoco sacro sempre acceso. Una folta schiera di sacerdoti e sacerdotesse ne officiava i riti. 

Era inoltre Dea dell’amore, della magia e della guarigione.

I miti delle sue origini sono eterogenei: 
  • secondo alcune versioni, lei e Osiride nacquero come esseri umani di stirpe reale, per poi essere assunti nel novero delle divinità grazie al loro buon operato. 
  • In altri racconti, Iside era figlia della Dea del cielo e del Dio della terra (Nut e Geb)
  • C’è anche una versione secondo cui sarebbe figlia di Ra, Dio del Sole.
Ebbe molti seguaci famosi
Per esempio, Antonio e Cleopatra sfruttarono la sua immagine per fini politici, presentandosi all’Egitto e al mondo come i nuovi Osiride e Iside. Cleopatra usava abbigliarsi come la Dea, costume mantenuto dalla figlia Cleopatra Selene, concepita con Antonio. 

Cleopatra Selene, sebbene non molto famosa ai giorni nostri, fu una donna potente e una scaltra politica. Sposò il re numida Giuba II, sul quale esercitò una notevole influenza. Il regno che governarono, la Mauritania, sotto la loro egida conobbe un fiorente sviluppo commerciale. Cleopatra Selene fece costruire nella capitale della Mauritania un grande tempio a Iside e coniò monete con l’effigie della Dea.

Cosa significa il nome Iside?

Il nome "Iside" deriva da Ισις (pron. Isis), versione greca dell'egizio Ist (o Iset, Ast o Ueset), che probabilmente significava "signora del trono".

Iside: come viene rappresentata?

Iside può essere rappresentata in piedi o seduta sul trono

Porta un diadema sul capo, in mano regge uno scettro di loto oppure un simbolo chiamato "ankh" (o "croce di Iside"/"chiave della vita").

Questo ankh proviene dal tesoro di Tutankhamon!

Iside ha lunghi capelli, lisci e neri, e carnagione scura: può essere nera, caffellatte o verde.
Spesso è raffigurata nell'atto di tenere in braccio e/o allattare il figlio Horus.

Iside: cosa portava sulla testa?

Iside indossa un diadema molto vistoso, che può essere sormontato da diversi simboli.

Uno di questi simboli è il trono, che rappresenta la sua regalità ed è presente anche nel geroglifico del suo nome. Ecco un'immagine dove possiamo vederlo.

Un altro simbolo ricorrente è quello della mezza luna o della luna piena, come vediamo qui sotto.



Iside con bambino - Iside Dea Madre

L'iconografia di Iside con in braccio il figlioletto Horus è molto diffusa. Iside, come già detto, era la Dea della guarigione, perciò era anche legata all'aspetto rassicurante e materno della cura e dell'allattamento. 


L'importanza di Iside come Dea Madre ha dato adito a un'affascinante teoria: le "Madonne nere", raffigurate in diverse parti del mondo, potrebbero essere un retaggio delle rappresentazioni di Iside in veste di madre di Horus. In questo modo, la fortuna della Dea avrebbe travalicato i confini del tempo, per arrivare fino ai giorni nostri.

Come Iside resuscita Osiride

Il mito più famoso che riguarda Iside è quello che la vede protagonista assieme al consorte Osiride.

Iside e Osiride, com'era in uso presso la classe regnante egizia, erano fratelli e sposi. 
Si amavano molto ed erano stimati dai sudditi. Il loro regno era fiorente. Osiride, come la moglie, era connesso alla fertilità e all'agricoltura. 

Osiride

La coppia aveva un fratello, Seth (Dio dell’aridità e della distruzione), che invidiava il loro amore. L’odio e la gelosia crebbero sempre di più in lui, al punto da spingerlo a uccidere Osiride. Poi occultò il cadavere sotto un albero, rifiutandosi di rivelare a Iside dove l’avesse seppellito, temendo che potesse riportarlo in vita. 

Iside si disperò, si stracciò le vesti, si strappò i capelli e si mise a vagare per il mondo, alla ricerca del corpo dello sposo. 
Durante i suoi pellegrinaggi giunse dalla regina Astarte, che non la riconobbe, tanto il suo aspetto era cambiato. Però ebbe pietà di quella povera donna in preda al dolore, così la ospitò e la fece diventare la nutrice di suo figlio. 

Iside, nonostante le sue pene, fece del suo meglio per curare il bimbo, proprio come se fosse stato suo figlio. Si affezionò così tanto che decise di compiere un incantesimo per renderlo immortale, ma durante la cerimonia fu interrotta da Astarte, che scoprì così la sua identità. 

Astarte, che era una sovrana influente e aveva molti informatori, sapeva dove si trovava il corpo di Osiride e fu ben contenta di rivelarlo. Iside andò a disseppellirlo, ma il malvagio Seth non si era ancora arreso e decise di perpetrare il supremo oltraggio: smembrare il cadavere, spargendone i pezzi per tutto l’Egitto. Ma la Dea non si arrese ancora. Con somma pazienza, cercò le parti dell’amato, a una a una, e non ebbe pace finché non le trovò tutte. 

Ho sempre trovato questa parte del mito di grande bellezza. La dedizione con cui Iside ricompose l’amato è commovente, un atto di amore estremo e disperato.

Alla fine, Iside rimise insieme il corpo dello sposo. Non riuscì a farlo rimanere nel regno dei vivi, perché questo potere era troppo perfino per lei, ma ottenne che divenisse Signore dei Morti e che regnasse nell’Oltretomba

Con il rinato Osiride concepì Horus, il Dio-Falco, una delle più importanti divinità egizie.
Horus

Iside Dea greca

I commercianti stranieri, che si recavano in terra egizia via nave, diffusero il culto di Iside in tutto il mondo occidentale. 

Nella cultura greco-romana divenne protagonista di una fiorente religione votiva, volta ad assicurarsi la guarigione dalle malattie.

Lo storico greco Erodoto identificò Iside con la Demetra, Dea delle messi e madre di Persefone. Il loro culto aveva diversi punti in comune:
  • Entrambe erano collegate alla fertilità della terra.
  • Entrambe erano connesse all'ambito della cura e della maternità.
  • Entrambe avevano una persona amata (Osiride per Iside, Persefone per Demetra) che venne imprigionata nell'Oltretomba. Dopo molti pellegrinaggi, le Dee riuscirono a salvare i loro cari, senza però riuscire a distaccarli del tutto alla dimensione ctonia: Osiride divenne il signore dei Morti, Persefone la consorte di Ade.
  • Entrambe erano protagoniste di culti misterici.

Iside Dea Romana

A Roma giunse addirittura a dettare moda: tra le matrone si affermò l’usanza di annodarsi la tunica al seno col cosiddetto “nodo di Iside”.

Una statua greca raffigurata col "nodo di Iside" legato al seno

Uno dei suoi seguaci più famosi fu Apuleio, celebre scrittore latino, filosofo, nonché “mago”. 
Non solo “mago della parola”, come fu definito, ma anche esperto in pratiche occulte e adepto dei misteri di Iside. E alla Dea dedicò l’ultima parte (il libro XI) della sua opera più famosa, l’“Asinus aureus”. Un romanzo che riprese il mito dell’uomo trasformato in asino, molto diffuso presso gli antichi Greci, soprattutto grazie all’operetta “Lucio o l’asino” giuntaci sotto il nome di Luciano di Samostasta. 

La novità dell’Asinus Aureus risiedeva proprio nell'ultimo capitolo, in grado di mutare completamente il tono del mito. 
Se fino a quel momento le avventure del protagonista Lucio erano state rocambolesche e licenziose, il finale rappresentava invece un momento solenne. Dopo tanto vagare, dopo mille peripezie in forma d’asino, Lucio rivolse una preghiera a Iside, nella speranza di tornare umano. Lei gli apparve, avvolta da una veste di lino cangiante — ora bianca, ora dorata, ora purpurea — e da un mantello nero, trapuntato di stelle. Gli accordò la sua protezione e, il giorno seguente, lo fece tornare umano durante una cerimonia a lei dedicata.

E ora lascio la parola all'autore, o meglio a Iside, che si degnò di rispondere alle preghiere di Lucio parlando così:
Traduzione tratta da “I misteri di Iside”, opera citata in biografia, pag. 62.:

Eccomi a te, Lucio, commossa dalle tue preghiere. Io madre di tutte le cose, signora di tutti gli elementi, principio di tutte le generazioni dei secoli, la più grande dei numi, la regina dei Mani, la prima dei celesti, archetipo immutabile degli Dei e delle Dee, a cui concedo di governare col mio assenso le luminose volte del cielo, le salutari brezze del mare, i lacrimanti silenzi degli Inferi. Io, la cui potenza, unica se pur multiforme, tutto il mondo venera con riti diversi, con diversi nomi.
[Brano tratto da “I misteri di Iside” di Detraci Regula, 1997, Sperling & Kupfer Editori, traduzione di Francesco Saba Sardi, pag. 62].

In queste splendide parole possiamo percepire tutta la forza di Iside, fulgida emanazione dell’antica Dea Madre.

Il culto della Dea Iside a Benevento

A Benevento, in epoca romana, esisteva un culto molto fiorente dedicato alla Dea Iside.
Come facciamo a saperlo? Grazie ai due famosi "obelischi egizi di Benevento", situati uno in Piazza Emilio Papiniano e l'altro al Museo del Sannio.

Dettaglio dell'obelisco in Piazza Papiniano

Questi obelischi, incisi in scrittura geroglifica da scriba egizi, furono eretti per ordine dell'imperatore Domiziano tra l'88 e l'89 d.C.

Le iscrizioni presentano Domiziano come un sovrano dotato di attributi divini, al pari di un faraone. Celebrano inoltre la potenza di Iside e del figlio Horus.

Iside viene chiamata "Signora di Benevento", a testimonianza di quanto fosse importante il suo culto in città. Ecco un brano dell'iscrizione (traduzione di Erman, tratta da Wikipedia)

Uno splendido palazzo venne costruito per la Grande Iside, signora di Benevento, e per le divinità paredre.

Gli obelischi, quindi, ci dicono non solo che a Benevento era venerata Iside, ma anche che le era stato dedicato un tempio

Il tempio di Iside non si è conservato fino ai giorni nostri, o almeno non nella sua interezza. Gli archeologici hanno però rinvenuto molte sculture che ne facevano parte.
Sculture che facevano parte del tempio di Iside


Iside: perché sparisce?

Una delle domande che si pongono più di frequente gli utenti di internet riguardo a questa Dea è "Perché Iside sparisce?".
Ciò è dovuto al brano "Barrio" di Mahmood.
Ecco la strofa incriminata:
Sai che l'ultimo bacio è più facile
Poi cadiamo giù come Cartagine
Mai, non sparire mai come Iside
Quindi Mahmood si rivolge a una persona amata, pregandola di non sparire come Iside. Ma perché Iside sparisce? Penso che il riferimento si possa ricondurre a due possibili interpretazioni:
  1. Dopo l'uccisione di Osiride da parte di Seth, Iside abbandona il trono regale e vaga per il mondo, facendo perdere le tracce di sé.
  2. Iside era la personificazione della Luna, che "sparisce" dal cielo quando è in fase di Novilunio.
In realtà, queste due interpretazioni sono complementari, perché la "sparizione" di Iside dal trono regale simboleggia la sua personificazione con la luna in ombra durante il Novilunio.

Un libro per riscoprire Iside


La grande popolarità di Iside nei motori di ricerca, grazie alla sua presenza in una canzone di Mahmood, testimonia quanto le antiche Dee abbiano ancora molte cose da dire al pubblico contemporaneo.

Proprio da questa riflessione nasce il libro "Scopri la Dea che vive in te", dedicato a 10 meravigliose Dee. Iside è una di queste e, ve lo confesso... una delle mie preferite in assoluto! 
Molte delle informazioni di questo post sono tratte proprio dal libro, ma se lo leggerete scoprirete altre affascinanti curiosità.
Per leggere la descrizione completa del libro, cliccate qui: Scopri la Dea che vive in te.

Questo post partecipa al Mese della Magia del blog di Eva Fairwald.

Commenti

Arwen Elfa ha detto…
Bel post ed interessante Dea Iside, la mia preferita tra tutte però è Bastet, la dea gatta. Un saluto e buona continuazione del mese si settembre
Vele Ivy ha detto…
Grazie!
Sì, anche Bastet è una Dea straordinaria!

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