Il magico mondo dei pendolari: la Fata, il Corvo e il Conte
In questo primo anno di pendolarismo tra Paderno e Milano, ho stretto una bella amicizia con una viaggiatrice , Michela. Esile, grandi occhi di un azzurro chiarissimo, sempre allegri, capelli ramati. Sembra proprio uscita da un libro di racconti sulle fate irlandesi . Ci vediamo ogni mattina e chiacchieriamo ininterrottamente fino all'arrivo. Ma non con tutti i pendolari è così , anzi! Le affinità elettive sono capricciose e consentono di legare solo con pochi eletti , appunto. E così ti accade di vedere una persona ogni giorno, conoscere i suoi orari, i libri che legge ( perché un accessorio fondamentale del pendolare è il libro sotto braccio), il modo di vestire e di camminare, ma non sai come si chiama e che suono abbia la sua voce. Uno di questi "pendolari misteriosi" è il Corvo . Capello nero, mosso e lungo, abiti neri, camminata rigida e impettita. Me lo becco sempre al ritorno, dalla stazione di Cadorna fin davanti a casa. Abita nella palazzina di fianc