Le vergini suicide - Jeffrey Eugenides
Le vergini suicide: un romanzo affascinante quanto disturbante, che narra i tormenti morbosi dell'adolescenza.
LA STORIA
Un gruppo di uomini rievoca il tempo dell'adolescenza e della passione per le sorelle Lisbon, cinque bellissime ragazze bionde di età compresa tra 13 e i 17 anni. Saranno accomunate da una tragica catena di suicidi, tutti avvenuti nel giro di un anno.
COMMENTO
Le sorelle Lisbon rappresentano l'essenza dell'adolescenza, una femminilità moltiplicata per cinque, che i narratori spiano e anelano: rubano i loro oggetti, provano i loro rossetti, fantasticano su quello che pensano, respirano gli odori che emanano.
Questa passione, al limite del morboso, non li abbandona nemmeno dopo anni dalla morte delle ragazze. E' un amore tra il tenero e l'ossessivo, una dedizione che comunque non riesce a fare luce sul vero motivo che ha spinto le ragazze al suicidio.
Di certo molta parte ha avuto l'influenza oppressiva della madre, incarnazione della figura adulta che reprime gli impulsi sociali e sessuali delle figlie in boccio. E così, gradualmente, impedisce alle ragazze di divertirsi coi loro coetanei, fino alla totale reclusione in una casa fatiscente.
Sono stata affascinata da questo romanzo, che fa ripercorrere i desideri e le problematiche dell'adolescenza in modo quasi esasperato nei contenuti (la fortissima femminilità delle ragazze, la madre-carceriera, la drastica decisione del suicidio), ma che a livello di stile non è mai sopra le righe.
Lettura a tratti disturbante, ma che per me è stata una bella scoperta. Di sicuro guarderò anche il film di Sophia Coppola: Il giardino delle vergini suicide.
"E infine capimmo che le ragazze erano proprio donne camuffate, che capivano l'amore e anche la morte, e che il nostro compito consisteva semplicemente nel creare il rumore che sembrava capace di affascinarle."
LA STORIA
Un gruppo di uomini rievoca il tempo dell'adolescenza e della passione per le sorelle Lisbon, cinque bellissime ragazze bionde di età compresa tra 13 e i 17 anni. Saranno accomunate da una tragica catena di suicidi, tutti avvenuti nel giro di un anno.
COMMENTO
Le sorelle Lisbon rappresentano l'essenza dell'adolescenza, una femminilità moltiplicata per cinque, che i narratori spiano e anelano: rubano i loro oggetti, provano i loro rossetti, fantasticano su quello che pensano, respirano gli odori che emanano.
Questa passione, al limite del morboso, non li abbandona nemmeno dopo anni dalla morte delle ragazze. E' un amore tra il tenero e l'ossessivo, una dedizione che comunque non riesce a fare luce sul vero motivo che ha spinto le ragazze al suicidio.
Di certo molta parte ha avuto l'influenza oppressiva della madre, incarnazione della figura adulta che reprime gli impulsi sociali e sessuali delle figlie in boccio. E così, gradualmente, impedisce alle ragazze di divertirsi coi loro coetanei, fino alla totale reclusione in una casa fatiscente.
Sono stata affascinata da questo romanzo, che fa ripercorrere i desideri e le problematiche dell'adolescenza in modo quasi esasperato nei contenuti (la fortissima femminilità delle ragazze, la madre-carceriera, la drastica decisione del suicidio), ma che a livello di stile non è mai sopra le righe.
Lettura a tratti disturbante, ma che per me è stata una bella scoperta. Di sicuro guarderò anche il film di Sophia Coppola: Il giardino delle vergini suicide.
"E infine capimmo che le ragazze erano proprio donne camuffate, che capivano l'amore e anche la morte, e che il nostro compito consisteva semplicemente nel creare il rumore che sembrava capace di affascinarle."
Se volete leggere il libro, cliccate di seguito: Le vergini suicide
Per vedere il film, ecco il link: Il giardino delle vergini suicide
Commenti
avrei voglia di leggerlo!
Magari sbaglio... forse è un periodo no per me!!!.... :-)))
Ciao Vele grazie della visita... buona giornata un bacione
Ecco dove avevo sentito il titolo assonante...c'è il film.
per il momento la mia attenzione è stata rubata da un libro che la prima volta ( uno o due anni fa) lessi a metà " elogio della follia" di Erasmo da Rotterdam. un libro decisamente strano e particolare dove la follia fa da padrona e viene narrata dallo stesso autore come una divinità al disopra di tutte le altre, indispensabile nella vita dell'uomo perchè capace di farlo vivere, innamorare e gioire.
Un caro saluto
Aria
Il bigletto spero arrivi; confindo ancora pò nelle poste....quale storia? XD XD ;)
ti ho risposto anche nel commento al mio post ;)
@Lady Boheme: la trama in effetti è appassionante ed originale!
@Giardigno: bè, ognuno ha le sue preferenze, confrontarsi è bello per questo!
@Paola: in effetti è meglio non leggerlo in periodi tristi, vista la tematica...
@Alfa: mi sa che nella recensione non ho reso bene lo spirito del libro. Vedi, è tutt'altro che femminile, visto che è narrato da un gruppo di uomini. La femminilità delle ragazze è vista dai loro occhi, da un punto di vista esclusivamente maschile.
@Ele: concordo appieno per te, la descrizione di quel periodo della vita mi ha conquistata, perchè viene fatta con bravura e NON con tematiche superficiali/consumistiche.
@Uomo Timorato: allora ti rimando alla risposta che ho dato ad Alfa! :)
@Aria: caspita, sei impegnata in una letturona mica male!
Comunque sono sicura che prima o poi questo libro ti "chiamerà"... e allora mi dirai se ti è piacuto o no! ;)
@Cryceto: lo voglio proprio vedere il film!! Sono veramente curiosa!
@Stella: per la storia delle poste, ho visto che ti sei già documentata ;P
Per il libro, penso che un romanzo così particolare possa essere adorato così come odiato...
@Veggie: mh... magari questo??? ;P
@Geillis: adesso voglio proprio vedere il film per fare il confronto!
@Calendula: è vero, è molto disturbante. Ma anche per questo mi è piaciuto, perchè la trama non si dimentica facilmente.
Adesso mi toccherà leggerlo.
Quando finisco il Maestro e Margherita, ok?