Daisy Miller - Henry James
Di Henry James avevo già letto Ritratto di signora, che mi aveva lasciata un po' "insoddisfatta". I personaggi non facevano altro che pensare e pensare, ma alla fine non si capiva mai cosa volessero veramente. Però l'autore mi ha incuriosita e così ho letto un altro suo romanzo.
Daisy Miller, al contrario di Ritratto di signora, è un libretto assai snello. Molte tematiche sono affini: la protagonista vivace e sfrontata, la contrapposizione tra la società americana - pragmatica ma anche puritana - e quella italiana, più molle, antica e affascinante.
Ho trovato la narrazione fresca e coinvolgente, non macchinosa come nel precedente romanzo. Daisy, poi, ha una personalità incantevole, anche se (o proprio perché) non si capisce dove finisca la sua ingenuità e dove inizi la sua spudoratezza.
Questo libro mi è piaciuto veramente molto e mi ha fatto rivalutare James. Il finale, poi, è tutt'altro che aperto e non lascia certo indifferenti.
Credo che la descrizione migliore del destino di Daisy l'abbia data il grande Calvino, nella prefazione dell'edizione Einaudi (1987, trad. Francesco Mei, 83 pag). Riporto le sue parole... attenzione, però! Se avete intenzione di leggere il libro vi conviene fermarvi qui, per non rovinarvi il finale!
Alla malaria, oscura divinità mediterranea, viene sacrificata Daisy Miller, di cui né il puritanesimo dei compatrioti né il paganesimo dei nativi erano riusciti ad aver ragione, e che proprio per questo è, dagli uni e dagli altri, condannata all'olocausto nel bel mezzo del Colosseo, dove i miasmi notturni si addensano avvolgenti e impalpabili come le frasi in cui James sembra sempre sul punto di dire qualcosa che non dice.
Se volete leggerlo anche voi, ecco qualche link utile:
Daisy Miller, edizione cartacea Einaudi con prefazione di Calvino
Daisy Miller, edizione ebook BUR
Daisy Miller, al contrario di Ritratto di signora, è un libretto assai snello. Molte tematiche sono affini: la protagonista vivace e sfrontata, la contrapposizione tra la società americana - pragmatica ma anche puritana - e quella italiana, più molle, antica e affascinante.
Ho trovato la narrazione fresca e coinvolgente, non macchinosa come nel precedente romanzo. Daisy, poi, ha una personalità incantevole, anche se (o proprio perché) non si capisce dove finisca la sua ingenuità e dove inizi la sua spudoratezza.
Questo libro mi è piaciuto veramente molto e mi ha fatto rivalutare James. Il finale, poi, è tutt'altro che aperto e non lascia certo indifferenti.
Credo che la descrizione migliore del destino di Daisy l'abbia data il grande Calvino, nella prefazione dell'edizione Einaudi (1987, trad. Francesco Mei, 83 pag). Riporto le sue parole... attenzione, però! Se avete intenzione di leggere il libro vi conviene fermarvi qui, per non rovinarvi il finale!
Alla malaria, oscura divinità mediterranea, viene sacrificata Daisy Miller, di cui né il puritanesimo dei compatrioti né il paganesimo dei nativi erano riusciti ad aver ragione, e che proprio per questo è, dagli uni e dagli altri, condannata all'olocausto nel bel mezzo del Colosseo, dove i miasmi notturni si addensano avvolgenti e impalpabili come le frasi in cui James sembra sempre sul punto di dire qualcosa che non dice.
Se volete leggerlo anche voi, ecco qualche link utile:
Daisy Miller, edizione cartacea Einaudi con prefazione di Calvino
Daisy Miller, edizione ebook BUR
Commenti
ho letto tutto il post... tanto non lo leggerò nell'imminente aquesto libro... però lo leggerò ....
^______________^
:)
te saluto
@Lady: sono contenta di averti incuriosita :-)
@Calendula: Giro di vite ha inquietato anche me... però l'ho anche adorato. Prossimo post!
@Pupottina: la curiosità ha avuto la meglio, eheheh
@Let: prego! Dai, tiralo fuori dal dimenticatoio, poverino!
@Max: sì, hai ragione, in effetti messa così invita a "sgarrare" ;-P
@Cryceto: più anticipazioni di così! ;-) E' molto breve,non resta che leggerlo!!
@Giardigno65: mi manca, dovrò provvedere!
@Alfa: secondo me l'ambientazione ti piace!