Niamh delle fate, una musa preraffaellita - Ep. 5: L'incontro

Episodi precedenti:
1. Il ritratto
2. Guarda dentro
3: Follia
4. L'incarico

Episodio 5. L'incontro
Castello di Howt, Irlanda. Immagine di Vele Ivy
Era un Thomas ricco di giovanili speranze, quello che si recò per la prima volta nella tenuta degli O’ Brien, ricchissima famiglia irlandese che gli aveva commissionato un ritratto. Il suo primo incarico ufficiale! Il giovane non stava più nella pelle, era emozionato ma anche sicuro di dare il meglio, perché il ritratto era il genere che amava di più e gli veniva meglio. Come dimostrazione del suo lavoro, aveva portato con sé lo studio preparatorio del dipinto di cui andava più orgoglioso: il ritratto che aveva fatto alla sorella Jane in occasione delle sue nozze. L’espressione che aveva colto sul volto della sorella rendeva appieno l’orgoglio e la piena felicità di Jane, che dopo tanti sacrifici era riuscita ad ottenere quello che più sognava, cioè un marito serio e affidabile e una casetta tutta per sé.
La dimora degli O’ Brien era grande e sfarzosa, ma l’elemento che colpiva più, a colpo d’occhio, erano i campi di lino che circondavano la tenuta, creando delle meravigliose macchie di azzurro. Un po’ intimorito, si presentò all’uscio e si fece annunciare… subito fu accolto dal capo famiglia insieme alla moglie e tre dei loro sette figli, che gli diedero il benvenuto parlando tutti insieme ad alta voce. Lo condussero ad una lunghissima tavolata e gli offrirono una pinta di birra. Elogiarono molto il ritratto di Jane, ma non si accontentarono di parlare di pittura: vollero sapere tutto della vita del giovane, e a loro volta gli raccontarono le vicissitudini che avevano passato in Irlanda, prima di giungere a Watton-at-Stone e avviare il fiorente mercato della tessitura del lino.
Thomas da una parte era contento dell’accoglienza ma anche frastornato, visto che la sua indole introversa e riflessiva non era adatta a relazionarsi con gente tanto vulcanica. Nel contempo, il suo occhio da pittore studiava i tratti della famiglia: il capofamiglia e i figli avevano un aspetto molto simile tra loro ed era possibile che queste caratteristiche fossero le medesime che avrebbe dovuto ritrarre nella figlia maggiore, Niamh. Avevano tutti i capelli rossi, in diverse gradazioni, erano di statura alta e la loro carnagione era molto chiara.
Come se avesse colto il filo dei suoi pensieri, Mister O’Brien gli chiese, improvvisamente:
“Sarai curioso di vedere la nostra Niamh, vero? Kathleen, conduci il pittore da tua sorella.”
“Va bene, padre. Niamh sarà di sicuro nei campi dietro casa a raccogliere fiori e intrecciare ghirlande.”
E così lo precedette saltellando, facendogli strada. Thomas faceva fatica a starle dietro: gli sembrava di inseguire un folletto. Anche il suo aspetto contribuiva a farla sembrare uno spiritello del Piccolo Popolo: la struttura esile contrastava con la gran massa di capelli ricci, rosso carota; aveva zigomi pronunciati cosparsi di lentiggini e grandi occhi azzurri. Non aveva nessun timore nello stare da sola con un uomo, e Thomas rifletté che probabilmente in quella famiglia le donne avevano più libertà di quanto fosse abituato a vedere lui, forse perché avevano avuto un ruolo importantissimo nell’attività che aveva reso ricco il clan, cioè la tessitura del lino. Ormai la famiglia O’Brien non svolgeva più il duro lavoro manuale, visto che erano a capo di un’attività avviatissima, ma i primi tempi erano stati operativi come ora lo erano i loro lavoranti.
Kathleen, intanto, parlava senza sosta:
“Niamh ha già venticinque anni e non è ancora sposata. Io spero proprio di non arrivare alla sua età ancora nubile! Voglio trovare un marito quanto prima, però deve essere bello e affascinante, e ovviamente ricco, e… oh, eccola qua.”
My sweet rose, immagine di  John William Waterhouse
E detto questo, si fermarono entrambi davanti ad una visione meravigliosa. Niamh stava stringendo delicatamente una rosa tra le mani, per sentirne il profumo. Thomas scorse in lei qualcosa che non c’era negli altri membri della famiglia, cioè una grazia naturale che rendeva elegante ogni suo movimento. Se Kathleen sembrava un folletto, Niamh era una fata. Era alta e flessuosa, i lunghissimi capelli avevano una tinta rosso scuro che ricordava il tramonto, e i suoi occhi erano verdi come i prati d’Irlanda. Come lo scorse, lo guardò dritto negli occhi, ma con dolcezza, senza la sfrontatezza dei suoi parenti. Thomas provò una strana sensazione, come se da quel primo sguardo fosse nata un’intesa che non aveva mai provato con nessun altro.

Racconto a puntate ideato e scritto da Silvia Vele Ivy
Tutte le immagini di Waterhouse che compaiono negli episodi sono state tratte da http://www.jwwaterhouse.com/

Nota delle autrici: i commenti più belli verranno pubblicati nell'ebook che creeremo per raccogliere tutta la storia!

Commenti

Fabio Bogliotti ha detto…
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Fabio Bogliotti ha detto…
Continua la trama, e continua l'attrazione per lo scritto.
Un ordito che interessa il lettore per lasciarlo in sospeso fino al capitolo successivo.
Bellissimo il ritratto, come la descrizione della fata dai capelli rosso tramonto.
Non reata altro da dire, se non... alla prossima.
giardigno65 ha detto…
very very fantasy
Luigi ha detto…
se continua così temo che mi innamorerò anch'io perdutamente di Niamh: è deliziosa!!!
Un sorriso
Veronica ha detto…
Bravissime *_*
mi piace questo vostro esperimento, non so, ma il vostro stile mi cattura. Inoltre, ho notato che nel vostro racconto non c'è nulla fuori posto, ogni dettaglio della storia coincide perfettamente con il resto... E poi il pittore introverso e folle è una delle mie figure preferite!
Anonimo ha detto…
Complimenti per l'iniziativa e bellissima la storia!
Vele Ivy ha detto…
@Strillo: dì la verità... Niamh ha fatto innamorare anche un pochino te, vero?? ;-)
Grazie mille per il tuo commento!

@Giardigno: very enchanted! ;-)

@Luigi: eccone un altro! Vi sta mettendo tutti a tappeto!
^___^
Grazie mille anche a te!

@Vero: grazie per aver notato anche queste sfumature. Ogni particolare è studiato, perché io e Silvia abbiamo passato molto tempo ad organizzare i particolari della trama, avendo già il disegno generale ben stabilito. Sono contenta che ti piaccia il risultato!

@Caro: grazie mille anche per il tuo parere!!
Pupottina ha detto…
ciao Vele
questo racconto a puntate procede sempre meglio. Stupenda la descrizione di Niamh!!!

il film La donna in nero è bello, ma il libro lo è di più. l'atmosfera è gotica ed è una continua tensione. non è paura. Non lo so se è perché io conoscevo già la storia. ricordo che leggere il libro nelle ore in cui ero in casa da sola mi terrorizzava. il film non tanto, forse perché visto al cinema attira troppi ragazzini chiacchieroni e non sempre ci si concentrava bene. il finale è comunque totalmente diverso fra libro e film ed ho preferito il libro. è una storia di sofferenza interiore che diventa esteriore
Pupottina ha detto…
Buona festa della donna a te, a Silvia e alla fata Niamh!

^____^
Anonimo ha detto…
ce l'ho fatta, anche stavolta in ritardo :D
Silvia ha detto…
Grazie a tutti per la stima e l'apprezzamento del nostro lavoro!!!

;-)
La femminilità è quasi un personaggio a sè, in questo racconto gradevolmente profumato. Ne approfitto per renderle omaggio anch'io, in occasione dell'8 Marzo: Auguri a tutte le Donne, a cominciare dalle brave autrici Vele e Silvia.
Vele Ivy ha detto…
@Pupi: grazie per il commento, la descrizione del film e per gli auguri... anche da parte di Niamh!

@Darjo: non importa la tempistica, l'importante è averti tra i nostri lettori! :-)

@Silvia: ciao, co-autrice! ^__^

@DOC: grazie mille, sei veramente un gentleman, come il nostro Thomas!!
Rita Baccaro ha detto…
Che dici... Thomas dovrà fidarsi della sua prima impressione o è meglio che si prenda del tempo per evitare di prendere delle cantonate?? :-))
Da un punto di vista narrativo, voto questo come il migliore episodio.
Brave.
Auguri ad entrambe per la festa della donna!! un abbraccio
Vele Ivy ha detto…
Rita, questo è un punto cruciale! Niamh è davvero la dolce fata che è apparsa a Thomas non appena l'ha vista? Oppure è qualcos'altro? Tutte queste domande di Thomas saranno approfondite con l'evolversi della storia...
Grazie per il complimento! :-)
Maria D'Asaro ha detto…
Come è ...attuale il desiderio di Jane, che anela a un marito serio e affidabile e a una casetta tutta per sè! Sottolineo questi due passaggi: "Thomas scorse in lei qualcosa che non c'era negli altri membri della famiglia: una grazia naturale che rendeva elegante ogni suo movimento" e poi "Come se da quel primo sguardo fosse nata un'intesa che non aveva mai provato con nessun altro".
Ragazze: solleticate alla grande il mio animo romantico!
Vele Ivy ha detto…
Grazie Mari!
L'amore tra Niamh e Thomas è l'amore romantico per eccellenza, l'unione tra due anime elette che si capiscono con un solo sguardo. Però ci tenevamo anche a parlare di altri tipi di amore, come quello di Jane per il marito e la casa che si è faticosamente sudata, è un sentimento più "ordinario" ma anche molto vero e tenero.
Alfa ha detto…
Ci sono sguardi che turbano il cuore e cambiano la vita per sempre.

Attendo la prossima puntata.

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