Muse preraffaellite
Oggi Colorare la vita vi porterà a fare un viaggio tra le muse preraffaellite: un viaggio non esaustivo, visto che - come avrete modo di leggere - le figure femminili furono importantissime e numerose per questo movimento pittorico. Vi fornirò comunque spunti e riflessioni per approfondire l'argomento, che spero non mancherà di affascinarvi. Enjoy!
La musa preraffaellita più famosa fu senza dubbio la
londinese Elizabeth Siddal
(1829-1862), che divenne moglie dell’esponente di punta del movimento: DanteGabriel Rossetti.
Elizabeth Siddal raccoglie tutte le caratteristiche che
poteva avere una musa preraffaellita, sia per l’aspetto (esile, eterea, con una
magnifica chioma di capelli rossi), che per le inclinazioni (era una poetessa)
che per le vicende della sua vita. Come una novella Cenerentola, infatti, fu
scoperta dal pittore Walter Howell Deverell mentre lavorava in una sartoria; fu
sempre di salute cagionevole per il consumo di laudano e per aver posato troppo
tempo in una vasca ghiacciata a favore del magnifico quadro di Millais Ofelia; morì tragicamente –
probabilmente suicida - dopo la morte della bambina, ancora neonata, avuta con
Rossetti.
Leggiamo insieme una poesia di questa indimenticabile
musa preraffaellita, tratta dal libro Il vero amore non ci è concesso:
La stessa sorella
di Rossetti, Christina, fu una poetessa molto famosa e apprezzata all'epoca, nonché musa e modella per il fratello. Posò per il famosissimo Ecce
Ancilla Domini, quadro fondamentale per il movimento perché fu una delle opere
che ne segnarono simbolicamente la nascita.
Non posso sicuramente concludere questo post senza parlare del nostro preraffaellita preferito, John William Waterhouse.
Nel sito Johnwilliamwaterhouse.com
si può leggere un interessantissimo articolo che parla delle donne che molto
probabilmente posarono per l’artista, fermo restando che Waterhouse dipinge in
tutte le sue opere una donna ideale, rielaborata dai suoi personali canoni estetici. Come sostiene Peter Trippi:
Waterhouse transcended the particularities of individual models to present his own idealized, instantly recognizable type ... Older contemporaries, such as Rossetti, Poynter and Moore, had devised their own types. (Peter Trippi, J.W. Waterhouse, 2002)
Nell’articolo di Johnwilliamwaterhouse.com, leggiamo che Waterhouse si ispirò sia a modelle professioniste – la cui identità è per lo più rimasta sconosciuta – che a donne vicine alla sua famiglia, come la sorellastra Mary, l’amica di famiglia Gwendoline Gunn e la moglie Esther Kenworthy.
The beloved, Dante Gabriel Rossetti |
- L'ideale di donna preraffaellita
L’ideale di donna preraffaellita (che in parte coincide con quello vittoriano) è assai complesso e contraddittorio: da una parte la figura femminile è pensata come angelo salvatore – Beatrice dantesca – dall’altra come bellezza incantatoria, e perciò pericolosa, come diavolo tentatore dall’irresistibile sensualità. L’universo iconografico dei Preraffaelliti è costellato di donne-simbolo: personaggi biblici e storici, eroine letterarie e mitologiche, inquietanti apparizioni, donne borghesi che seducono o che sanno resistere alla tentazione… la donna non è solo fonte di ispirazione: essa rappresenta l’anima dell’artista, l’impulso creativo che gli permette, come un novello Pigmaglione, di infondere la vita nella propria opera. In questo senso le figure femminili hanno un ruolo centrale nella confraternita inglese.
- Elizabeth Siddal
Ritratto di Elizabeth Siddal, Dante Gabriel Rossetti |
Rainer Paul, Elizabeth Siddal and Dante Gabriel Rossetti |
Ofelia, Millais |
L'amore finito
Non piangere mai per un amore finito
poiché l'amore raramente è vero
ma cambia il suo aspetto dal blu al rosso,
dal rosso più brillante al blu,
e l'amore destinato ad una morte precoce
ed è così raramente vero.
Non mostrare il sorriso sul tuo grazioso viso
per vincere l'estremo sospiro.
Le più belle parole sulle più sincere labbra
scorrono e presto muoiono,
e tu resterai solo, mio caro,
quando i venti invernali si avvicineranno.
Tesoro, non piangere per ciò che non può essere,
per quello che Dio non ti ha dato.
Se il più puro sogno d'amore fosse vero
allora, amore, dovremmo essere in paradiso,
invece è solo la terra, mio caro,
dove il vero amore non ci è concesso.
Non piangere mai per un amore finito
poiché l'amore raramente è vero
ma cambia il suo aspetto dal blu al rosso,
dal rosso più brillante al blu,
e l'amore destinato ad una morte precoce
ed è così raramente vero.
Non mostrare il sorriso sul tuo grazioso viso
per vincere l'estremo sospiro.
Le più belle parole sulle più sincere labbra
scorrono e presto muoiono,
e tu resterai solo, mio caro,
quando i venti invernali si avvicineranno.
Tesoro, non piangere per ciò che non può essere,
per quello che Dio non ti ha dato.
Se il più puro sogno d'amore fosse vero
allora, amore, dovremmo essere in paradiso,
invece è solo la terra, mio caro,
dove il vero amore non ci è concesso.
Foto di Elizabeth Siddal |
Un altro libro con cui potete avvicinarvi a questa musa
è La bambina che amava la morte di Fiona Mountain, un romanzo in cui
Elizabeth Siddal è il personaggio chiave, che ossessiona la giovane Bethany.
Potete leggere la recensione qui.
Inoltre, nel 2009 Marco Tagliapietra ha pubblicato Elizabeth, grafic novel basata sulla vita di Elizabeth Siddal.
- Christina, Annie, Jane ed altre muse preraffaellite
Christina Rossetti |
Ricordami
Tu ricordami quando sarò andata
lontano, nella terra del silenzio,
né più per mano mi potrai tenere,
né io potrò il saluto ricambiare.
Ricordami anche quando non potrai
giorno per giorno dirmi dei tuoi sogni:
ricorda e basta, perché a me, lo sai,
non giungerà parola né preghiera.
Pure se un po' dovessi tu scordarmi
e dopo ricordare, non dolerti:
perché se tenebra e rovina lasciano
tracce dei miei pensieri del passato,
meglio per te sorridere e scordare
che dal ricordo essere tormentato.
lontano, nella terra del silenzio,
né più per mano mi potrai tenere,
né io potrò il saluto ricambiare.
Ricordami anche quando non potrai
giorno per giorno dirmi dei tuoi sogni:
ricorda e basta, perché a me, lo sai,
non giungerà parola né preghiera.
Pure se un po' dovessi tu scordarmi
e dopo ricordare, non dolerti:
perché se tenebra e rovina lasciano
tracce dei miei pensieri del passato,
meglio per te sorridere e scordare
che dal ricordo essere tormentato.
A questo punto non posso resistere dal fare un po’ di
gossip e raccontarvi la storia romanzesca di un’altra musa preraffaellita, che
coinvolge sia il già menzionato (e a quanto risulta scatenato con le donne)
Rossetti, sia un altro famoso pittore preraffaellita, il più spirituale William Holman Hunt. Al centro della storia c’è AnnieMiller, proveniente dai bassifondi di Chelsea.
Woman in yellow - Annie Miller, Dante Gabriel Rossetti |
Innamoratosi di una sua modella, Annie Miller, con tipico zelo evangelico aveva tentato di redimerla e avrebbe voluto sposarla. Ma, affidata la ragazza a Rossetti al momento del primo viaggio in Terrasanta, al ritorno l’aveva trovata nel pieno di una situazione amorosa con l’amico, certo custode inadatto della virtù femminile.
Tratto da “I preraffaelliti” di Maria Teresa Benedetti, Art Dossier Giunti.
Anche le successive storie d’amore di Hunt furono
segnate da tragicità e romanticismo. Dopo l’unione finita male con Annie
Miller, sposò nel 1865 Fanny Waugh,
che ritrasse nel pieno della sua sensuale bellezza nel quadro Isabella e il vaso
di basilico, ispirato ad una novella di Boccaccio. Purtroppo Fanny morì l’anno
successivo di parto. Hunt sposò poi, nel 1875, la sorella di Fanny, Edith, però
fu un amore proibito perché questo tipo di unione era contrario alle leggi inglesi.
Isabella e la pianta di basilico, William Holman Hunt |
Un’altra magnifica donna di cui vorrei parlarvi è Jane Burden, diventata poi Jane Morris
dopo aver sposato William Morris, di cui divenne la musa. Prima del matrimonio fu
scoperta dal solito Rossetti che la vide tra il pubblico di una
rappresentazione teatrale. Jane posò per moltissimi quadri di Rossetti, tra cui
il celeberrimo Proserpina.
Jane era una donna indipendente, che stregò molti
artisti col suo fascino. Al pari delle altre muse preraffaellite, aveva un
eccezionale estro creativo: accanita lettrice di testi in inglese, francese e
italiano, lavorò nel laboratorio di arti e mestieri del marito e coinvolse nei
suoi lavori anche le figlie Jenny e Mary e la sorella Elisabeth.
Dante Gabriel Rossetti, Proserpina |
Jane Burden |
- Le muse di John William Waterhouse
Waterhouse, study of the lady Clare |
Waterhouse transcended the particularities of individual models to present his own idealized, instantly recognizable type ... Older contemporaries, such as Rossetti, Poynter and Moore, had devised their own types. (Peter Trippi, J.W. Waterhouse, 2002)
Nell’articolo di Johnwilliamwaterhouse.com, leggiamo che Waterhouse si ispirò sia a modelle professioniste – la cui identità è per lo più rimasta sconosciuta – che a donne vicine alla sua famiglia, come la sorellastra Mary, l’amica di famiglia Gwendoline Gunn e la moglie Esther Kenworthy.
Un’indicazione molto importante sui modelli estetici di
Waterhouse l’abbiamo dalle sue stesse parole, in un articolo apparso nel 1908
su The Strand Magazine e ritrovato da Julia Kerr. Furono mostrate al pittore
delle foto di modelle, tra le quali scegliere quella che avesse voluto
ritrarre, e lui senza esitazione scelse la seguente, che fra l’altro gli
ricordava una delle sue modelle preferite:
Chissà qual era l'identità di questa donna dai tratti delicati, di cui non è rimasto il nome ma solo l'immagine del bellissimo volto, ammirato da un grande artista.
Commenti
è l'approfondimento più interessante in assoluto, di quelli che ti fanno meglio osservare il periodo
... e visto che una graphic novel è già stata scritta, perché non cimentarsi in un'altra?
che dici? anzi, che mi dite? vogliamo scriverla a 6 mani?
:-)
Bellissimo approfondimento!
Voglio dirti che ti ho nominata per un premio perchè il tuo blog è da sempre tra quelli che più mi appassionano ed emozionano e te lo meriti davvero... questo post è una conferma!
un abbraccio
È forte il concetto che il vero amore esiste solo il paradiso.
ps. la donna in "study of the lady Clare" è bellissima, oserei dire perfetta per i miei occhi.
Buona settimana.
;-)
Che meraviglia; amo alla follia questo genere d'approfondimenti e tu sei stata capacissima di ribaltarmi in nuovi e inattesi contesti.
Fantastico!
@Veronica: hai proprio ragione! L'importanza delle muse ispiratrici andrebbe rivalutata!
@Rita: grazie mille, mi fa molto piacere che tu abbia pensato a Colorare la vita! Appena posso vado a vedere.
@Camilla: sono molto contenta per quello che mi hai detto, perchè lo scopo è proprio far conoscere la pittura preraffaellita, spesso sottovalutata!
@Ele: già. Bisogna dire che la Siddal è stata particolarmente sfortunata, perchè alla fine è morta a causa del troppo amore dato e non pienamente corrisposto.
@Darjo: vero? Anch'io la trovo di una bellezza che rasenta la perfezione, soprattutto per la dolcezza dei tratti.
@Silvia: perfetto!
@Debora: grazie mille: commenti come il tuo mi riempiono di gioia perché mi fanno capire che sto realizzando il mio sogno, cioè trasmettere delle emozioni tramite i mille colori del mio mondo... e in questo caso, del mondo dell'arte.
^___^ Grazie ancora!
@Luigi: grazie!!
@Veggie: anch'io la ritengo estremamente profonda. La Rossetti era una poetessa molto celebrata nella sua epoca, mentre nella nostra è stata un po' dimenticata :-(
Sono tutte donne affascinanti e molto belle ma anche sfortunate.
Bravissima.
A presto Federica
@Pupi: bene!! Un'appassionata in più ^___^