La leggenda del lago rosso - Lago di Tovel
Il lago di Tovel è un lago meraviglioso, forse il più bello che abbia mai visto; il suo colore varia dal verde al blu all'azzurro acquamarina, ma nonostante ciò è chiamato "Il lago rosso" e sapete perchè?
Ovviamente c'è una leggenda a spiegarlo!
Ma procediamo con ordine: il lago di Tovel si trova a Tuenno, in provincia di Trento, è un lago di montagna ed è situato ad un'altitudine di 1178 metri.
Fino al 1964 le sue acque si coloravano spesso di rosso, soprattutto nei mesi più caldi! La spiegazione scientifica lega il fenomeno alla presenza dell'alga Tovellia Sanguinea, ma a me interessa di più la spiegazione leggendaria... siete pronti a leggerla? Oggi coloriamo la vita di rosso!
La leggenda del lago rosso
Una mia foto (elaborata digitalmente) scattata alla rievocazione storica di Cavareno, Trentino |
La protagonista di questa leggenda è l'indomita principessa Tresenga, unica figlia del re di Ragoli ed erede al trono. Ella non voleva sposarsi per non spartire il regno con un forestiero, perciò fece sapere a tutti i possibili pretendenti di non chiederla in sposa perché non avrebbe mai accettato.
Tutti rispettarono il suo volere tranne uno, cioè l'arrogante Lavinto, re di Tuenno, a cui faceva molta gola il territorio di Ragoli. Così si recò dalla principessa con un gran seguito di dame e cavalieri, e la chiese in sposa con molte promesse d'amore e di ricchezza. Ma Tresenga non lo volle. Allora Lavinto si accampò nelle vicinanze e le fece recapitare un gran mazzo di fiori di campo, e su ciascun gambo fece mettere un anello d'oro. Nemmeno questo funzionò, così come le lettere d'amore e le ballate composte per lei dai menestrelli di corte.
Data l'insistenza del cavaliere, la dama chiese al popolo se la volesse sposa del pretendente o regina del proprio popolo, e la sua gente senza dubbi rispose "Regina!". A questo punto Tresenga decise di sistemare la faccenda definitivamente: partì all'attacco del re Lavinto scatenando una furiosa battaglia proprio sulle rive del lago di Tovel. Gli avversari della coraggiosa fanciulla erano molto più numerosi, perciò ebbero la meglio, e lo stesso Lavinto uccise Tresenga trapassandola con la sua spada. Ma anche l'esercito di Tuenno ebbe numerosissimi morti, tanto che il sangue delle due fazioni colorò il lago di rosso.
Oggi la maledizione del lago di sangue è finita, tuttavia nelle notti di luna piena è ancora possibile sentire un'eco di questa leggenda... è la voce della sfortunata Tresenga, che piange per la sconfitta subita sulle rive del lago.
Commenti
ecco, questa è proprio una leggenda da sceneggiare per un fumetto; stile manga; rigorosamente a colori; direi un mix tra avventura, sentimento e fantasy
ci devo portare al più presto mia moglie... e canterò una ballata che appositamente ho scritto per lei mentre si corica su un cuscino di fiori di campo ad ammirare il lago e ascoltarne la leggenda...
:-)
Belle foto Vele!
il nome è affascinante e sanguinario e conferisce un che di misterioso a questo lago che come è giusto che sia ha anche una bella leggenda che ne esalta la bellezza ;-)
Bacioni Federica