La stella di luna - Ep. 6: Il segreto di Domhnall
Episodi precedenti:
1. Il mistero della stella - 2. In partenza per l'Irlanda - 3. Gente di Dublino - 4. Il cerchio delle fate - 5. La festa di mezz'estate
1. Il mistero della stella - 2. In partenza per l'Irlanda - 3. Gente di Dublino - 4. Il cerchio delle fate - 5. La festa di mezz'estate
Episodio 6: Il segreto di Domhnall
Il Trinity College, foto di Vele Ivy |
Il giorno dopo la
festa, mi trovavo in biblioteca ad analizzare la leggenda irlandese: rileggevo
in continuazione quelle righe alla ricerca della chiave dell’enigma, ma invece
di trovare uno spiraglio accadeva l’opposto, perché ad ogni rilettura la mia
confusione aumentava maggiormente. Inoltre, la mia mente non era mai stata meno
lucida di quel frangente. Sì, perché la frustrazione nel constatare di non
essere in grado di venire a capo del mistero dei bigliettini si aggiungeva alla
frustrazione per i fatti accaduti la sera precedente… con il risultato che
concentrarmi a dovere era praticamente impossibile.
Mentre cercavo di
raccapezzarmi in quel caos di pensieri, con le mani tra i capelli e un’espressione
indubbiamente stralunata sul viso, mi accorsi che Agata si era avvicinata e si
era seduta di soppiatto accanto a me. Notai che aveva una strana espressione
sul viso, tra l’amareggiato e il cospiratorio (oltre ai segni della sbornia della
sera precedente), di tanto in tanto lanciava occhiatine verso Domhnall intento
a parlare con un paio di studenti. Provai a dirle qualcosa, ma lei scuotendo il
capo mi fece segno di tacere, dopo qualche istante finalmente si decise a
parlare, io ero sulle spine senza nemmeno comprenderne la ragione.
“Ginevra, tu devi
sapere che non ci si può fidare di Domhnall. Lui è un bugiardo e ti ha mentito
persino sul suo cognome” mi disse Agata senza giri di parole, sembrava imbarazzata o vicina ad uno stato simile alla
vergogna di sé.
La osservai con un’espressione poco intelligente, senza capire
l’entità delle sue rivelazioni. Che cosa mai poteva significare tutto questo?
In che senso Domhnall mi aveva mentito? E soprattutto a quale scopo? Dopo aver
riflettuto qualche momento, guardai Agata ma la ragazza aveva distolto lo
sguardo: giocherellava nervosamente con la pagina del mio libro. Allora mi
voltai verso l’enigmatico ragazzo oggetto di quella conversazione: era intento
a sistemare alcuni libri, senza poter neanche solo lontanamente immaginare di
essere al centro dei miei pensieri.
Biblioteca del Trinity College |
Incerta sul da farsi
alla luce di quelle notizie, infine mi alzai e percorrendo il breve tratto che
ci separava, mi avvicinai a lui; notai che Domhnall si era accorto della mia
presenza ma che palesemente mi stava ignorando, così senza fretta restai ad
attendere in silenzio che finisse di sistemare i volumi sullo scaffale. Quando
la cosa (indubbiamente secondo il suo punto di vista) si stava facendo ridicola
o addirittura imbarazzante, si voltò verso di me e sbottò:
-“Ti serve
qualcosa?”
-“Io… ecco, io… ho
bisogno di avere spiegazioni da te su una questione molto importante” risposi
sentendomi in soggezione più del necessario.
Domhnall scosse la
testa con espressione esasperata e senza perdere il suo solito glaciale
contegno, mi rispose:
-“Ascoltami bene, io sto lavorando e non posso perdere
tempo ad intrattenermi in amabili conversazioni con te, quindi ti prego di
scusarmi” e si voltò senza aggiungere nient’altro.
Ferita, più da tutto
l’insieme dei suoi atteggiamenti nei miei confronti che non da quell’ultima
frase sgarbata, me ne tornai al mio posto. Notai a malapena che Agata se n’era andata
senza nemmeno dire una parola. Provando a fingere risolutezza inforcai il mio
libro con l’intenzione di immergermi nel mistero… volevo concentrarmi con tutte
le mie forze, ma era difficile: ero troppo esausta e delusa per farlo. Inoltre,
quanto mi aveva raccontato Agata continuava a ronzarmi nella testa, un ronzio
impossibile da scacciare… Così quando mi accorsi che Domhnall si era
allontanato in un’altra sala e in quel momento ero da sola fu un lampo, un
impulso partito chissà da quali meandri del mio istinto: mi alzai e andai verso
la giacca del ragazzo, frugai dentro alle tasche fino a trovare le chiavi del
suo alloggio, poi senza guardarmi indietro recuperai le mie cose e uscii dalla
biblioteca.
Mentre camminavo
velocemente per le strade di Dublino non riuscivo a credere a ciò che avevo
appena fatto! Di nuovo una cosa illegale! Le raccomandazioni di Allegra mi
risuonavano nella memoria! Eppure, non potevo evitare di agire in quel modo:
dovevo scoprire il segreto di Domhnall, a tutti i costi. Allungai il passo,
consapevole che il suo turno di lavoro alla biblioteca sarebbe terminato dopo
due ore, dandomi così il tempo di tornare indietro e rimettere le chiavi al
loro posto prima che lui potesse accorgersene. Entrai in casa sua quasi in
punta di piedi e in apnea, la casa era in penombra; l’ambiente era ordinato e
tranquillo, pieno di libri e appunti. Un luogo che rifletteva pienamente la
sobrietà della persona che vi abitava. A pensarci bene, in nessun altro posto
se non lì avrei potuto comprendere meglio chi era davvero.
Mi soffermai a lungo
a curiosare in giro… una strana emozione nel petto… poi mi avvicinai alla
scrivania notando alcune lettere accanto al computer. Le presi in mano con
curiosità vedendo che provenivano da Harvard, poi ne rigirai una per leggere
l’indirizzo del destinatario… e lo shock mi colpì in un istante: Mr Domhnall O’Brien… c’era scritto Mr Domhnall O’Brien.
A tentoni trovai la
sedia e mi sedetti nel vano, impossibile tentativo di riordinare le idee, ma il
cuore martellante minacciava di spaccarmi il petto: quel cognome, quel cognome… non poteva essere solo una
coincidenza!
Nota delle autrici: i commenti più belli verranno pubblicati nell'ebook che creeremo per raccogliere tutta la storia!
Commenti
Sempre più intrigante questo racconto
Un abbraccio
Cielocieloide!
O' Brien! Porca loca non ci pensavo...!!!
Probabilmente c'era da aspettarselo che Ginevra non riusciva a contenre il suo istinto criminale!
Bhe vediamo come va a finire!
P.S.: Mia reazione alla foto della biblioteca del Trinity:
:Q___________________________
La voglio anch'ioooooooooo!!!!!
;-)
@Luigi: nel caso di Ginevra speriamo che non lo distrugga!
:-D
@Vero: un cognome celebre, data la scoperta fatta un anno prima da Ginevra!
@Graze: ahahhah, siamo riuscite a sorprenderti!
Sì, la biblioteca del Trinity è spettacolare!
@Doc: ma stai parlando di Ginevra e Domhnall? Perchè finora hanno solo ballato insieme una volta, mi sembra un po' prematuro parlare di matrimonio...
:-)
@Let: grazie, passerò!
@Max: ma come sei malfidente!
;-)
@Silvia: già! Nella prossima puntata ci sarà un'altra rivelazione sconcertante!
@Mari: grazie! Piano piano scoprirete tutto l'enigma assieme a Ginevra!
@Pippi: fossi in te starei più in pensiero per Domhnall... Ginevra ha un caratterino mica da ridere!
@Veggie: questo è proprio il Ginevra-pensiero!