La stella di luna - Ep. 12: Mr Puck
Episodi precedenti:
1. Il mistero della stella - 2. In partenza per l'Irlanda - 3. Gente di Dublino - 4. Il cerchio delle fate - 5. La festa di mezz'estate - 6. Il segreto di Domhnall - 7. Alla volta di Jarlath - 8. Un arrivo imprevisto - 9. La storia di Réaltàn - 10. Il medaglione - 11. La pergamena
-“Ecco, non riuscivo a dormire… “ farfugliò, poi riprese “… e
comunque in casa mia sarò pur libero di alzarmi all’ora che preferisco!” ad un
certo punto notò ciò che avevo in mano e indicandolo continuò a parlare “Quello
che cos’è? Che cos’hai in mente, stavolta?” sospirò con esasperazione.
1. Il mistero della stella - 2. In partenza per l'Irlanda - 3. Gente di Dublino - 4. Il cerchio delle fate - 5. La festa di mezz'estate - 6. Il segreto di Domhnall - 7. Alla volta di Jarlath - 8. Un arrivo imprevisto - 9. La storia di Réaltàn - 10. Il medaglione - 11. La pergamena
Episodio 12:
Mr Puck
Il mattino seguente mi alzai prestissimo e mi vestii in
fretta, poi uscii dalla mia stanza e scesi le scale senza fare rumore: non
volevo essere scoperta da nessuno, dal momento che desideravo tornare a
missione compiuta col medaglione per fare una sorpresa a Réaltàn. Avevo già
messo la mano sulla maniglia della porta e stavo per aprirla quando sentii un
rumore alle mie spalle: mi girai di sottecchi. Era Domhnall.
-“Ginevra, sono le 7, dove diavolo stai andando a quest’ora?”
mi chiese con un’espressione tra il perplesso e l’accigliato.
Imprecando silenziosamente tra me e me al pensiero che tra
tutta la famiglia proprio lui doveva cogliermi in flagrante, cercai di non
mostrarmi colpevole: -“Potrei farti la stessa domanda…”
Foto di Ailera Stone |
Guardai la pergamena che tenevo in mano, un brivido mi corse
lungo la schiena. Non avevo scelta: dovevo confessargli ogni cosa. Facendomi
coraggio, mi schiarii la voce e gli illustrai il mio piano per recuperare il
medaglione, lui mi ascoltò in silenzio, il volto una maschera enigmatica.
Quando terminai di esporgli il piano mi chiese di vedere la pergamena che io
gli porsi, la esaminò qualche istante, poi tornò a guardarmi:
-“E tu pensi davvero che funzionerà? Nessuna persona con un
minimo di sale in zucca scambierebbe un foglio ingiallito col tè per una antica
pergamena!”
-“Evidentemente stai sottovalutando le mie capacità di persuasione!”
risposi offesa “Comunque, non intendo discutere delle possibilità di successo
del mio piano con te! Sono intenzionata ad andare fino in fondo, o almeno farò
il possibile per riportare il medaglione alla sua legittima proprietaria: tua
sorella. Perciò, se non ti dispiace, io ora ho da fare…” mi girai e afferrai
nuovamente la maniglia della porta, mentre l’aprivo lo sentii sbuffare.
-“Ok, ti accompagno da Mr Puck…” disse e a quelle parole mi
voltai a guardarlo con un sorriso stampato in faccia, “… ma ti avverto, lo
faccio solo per gustarmi tutta la scena!”
Dopo aver camminato per quasi mezz’ora, arrivammo davanti alla casa di
Mr Puck: l’anziano antiquario viveva in un enorme edificio a due piani dove gli
stili architettonici si mischiavano tra loro, creando un effetto alquanto
bizzarro; doveva essere tanto ricco quanto stravagante. Giunti davanti alla
porta, senza perdere tempo suonai il campanello.
Ci venne ad aprire quella che
doveva essere una domestica, una corpulenta signora di mezza età con un sorriso
bonario, che ci condusse nello studio del padrone di casa. La donna ci fece entrare
nella stanza dove trovammo Mr Puck, un uomo dai capelli bianchissimi di età
compresa tra i 90 e i 120 anni intento a studiare un libro aiutandosi con una
lente d’ingrandimento. Quando il vecchietto si accorse di noi, dimostrando uno
spirito vivace davvero notevole, si alzò e ci venne incontro.
-“Benvenuti. Come posso esservi utile?” chiese, dopo averci
indicato le poltrone di cuoio dove sederci.
-“Ecco, Mr Puck, io mi chiamo Ginevra Baroni e sono….”
Iniziai a dire, ma a quelle parole una luce baluginò negli occhi del
vecchietto, dopo di che si alzò nuovamente e venendomi vicino mi prese
entrambe le mani.
-“La famosa Ginevra? Ginevra Baroni in casa mia, quale onore!
Io sono un suo fervente estimatore, con quale emozione ho seguito la sua
scoperta l’anno scorso! Incredibile, Ginevra Baroni in casa mia, incredibile!
Una così attenta scopritrice di tesori e
antichi misteri, sotto il mio tetto!” gridò con entusiasmo.
Domhnall ed io ci scambiammo un’occhiata sconcertata: nessuno
dei due si sarebbe mai aspettato un’accoglienza così pomposa da parte
dell’anziano antiquario! Più l’uomo mi faceva i complimenti più faticavo a
trattenere le risate e con la coda dell’occhio mi accorsi che persino Domhnall
il Tenebroso tratteneva a stento un sorriso divertito.
Dopo aver bevuto il tè e mangiato i pasticcini che Mr Puck ci
aveva offerto e soprattutto dopo essersi riavuto dall’emozione per aver
conosciuto nientemeno che la famosa Ginevra Baroni, l’uomo si rimise seduto e
mi chiese a cosa doveva l’onore della mia visita.
-“Ehm… ecco, le ho portato qualcosa” gli porsi la pergamena,
Mr Puck la prese in mano e aiutandosi con la lente d’ingrandimento iniziò ad
esaminarla “Ho trovato questo antico documento durante le mie ricerche e avendo
sentito parlare di lei come di un grande esperto… ho ritenuto che fosse lei la
persona giusta per avere cura di un simile tesoro…”
-“Yeats! Non posso crederci, non posso crederci!” gridò
l’anziano, guardandomi dopo qualche minuto, “Una pergamena autografa del poeta,
non posso crederci!” era sempre più confuso ed emozionato, rilesse il testo
ancora e ancora e infine sbottò “E lei, signorina Baroni, lo sta dando a me?”
-“Certo, non riuscirei ad immaginarlo in mani più sicure”
dissi, cercando di mantenermi seria e professionale.
-“Anche se io non mi ritengo degno di custodire un tesoro
scoperto da Ginevra Baroni in persona… tuttavia, sarebbe scortese da parte mia
rifiutare un tale onore…” posò sia il foglio sia la lente e mi guardò con
improvvisa serietà “Come posso sdebitarmi?”
Feci vagare lo sguardo lungo la stanza: era piena di libri e
oggetti antichissimi, una quantità di roba che nemmeno in un museo avrebbe
trovato posto; ad un certo punto, la mia attenzione si posò su una vetrina in
cui individuai ciò che stavo cercando: il medaglione a forma di stella. Assunsi
l’aria più innocente del mondo e parlai.
-“Mi piacerebbe avere quel medaglione… Sì, potrei cederle la
pergamena in cambio della collana, che mi pare essere di poco valore…”
Mr Puck si voltò a guardare la collana, poi con aria titubante
mi rispose: -“Il fatto è che quel medaglione mi è costato una considerevole
somma di denaro e l’ho comprato da meno di due anni…”
-“Oh, avrei così tanto desiderato averlo… “ fingendo
delusione, mi alzai e rivolgendomi a Domhnall dissi “E’ meglio se ora andiamo,
non credo di riuscire a sopportare la vista di quella bella collana e il
pensiero che non sarà mai mia…”
A quel punto, Mr Puck scattò in piedi e mi venne incontro:
-“Un momento!” detto questo andò verso la vetrina, la aprì e ne estrasse la
collana, poi si avvicinò e me la mise delicatamente in mano, -“Non oserei mai
fare un torto alla signorina Baroni, la collana è sua e non parliamone più” mi
sorrise dolcemente. Lanciai un’occhiata a Domhnall quasi incredula per essere
riuscita nel mio intento e anche lui lo era.
-“Lei mi ha reso felice, Mr Puck!” lo ringraziai con
sincerità “Mi raccomando, tenga la pergamena al sicuro e soprattutto non la
mostri mai a nessun esperto: se si venisse a scoprire della sua esistenza, in
quanto patrimonio dell’umanità, gliela porterebbero via per esporla in un
museo”.
Mi accorsi che Domhnall stava scuotendo la testa con aria sconcertata,
ma non m’importava: ero riuscita a riavere la collana e il resto non aveva
importanza. Dopo aver salutato Mr Puck, la domestica ci stava accompagnando
alla porta, un attimo prima di varcare la soglia ci sentimmo chiamare e
girandoci vedemmo l’anziano antiquario venire verso di noi.
-“Aspettate un attimo, mi sono ricordato di una cosa” disse.
Per un attimo pensai che Mr Puck si fosse accorto
dell’imbroglio! Guardai Domhnall che si era fatto più pallido del solito e con
un’espressione accigliata mi sussurrò all’orecchio: -“Lo sapevo che questa era
una follia!”
Mi schiarii la voce e mi preparai al peggio: -“Mr Puck, lasci
che le spieghi come mai noi…” ma non mi diede il tempo di terminare la frase.
-“Signorina Baroni, prima di andarsene deve assolutamente
farmi un autografo!”
Nota delle autrici: i commenti più belli verranno pubblicati nell'ebook che creeremo per raccogliere tutta la storia!
Commenti
P.s. domani vado a vedere la "copia" di Amore e Psiche a Villa Carlotta sul lago di como, visto che l'anno scorso il tentativo di andarci è fallito!! Non vedo l'ora di vedere una tal sublime opera!!! Ti racconterò!! Ciaoooo
Buona gita a Como, allora! Ci racconterai quando torni, che bello!
:-)
P.s. Ehm, l'immagine di Mr.Puck mi ricorda qualcosa: una certa Adelaide e una lieta brigata felina ...
l'unica cosa che mi perplime, è come abbia fatto l'antiquario a non accorgersi che il foglio non era una antica pergamena...la carta fatta di cellulosa, anche se tinta col tè, è diversissima dalla pergamena, che è fatta di pelle di animale, un po' difficile confondersi...non me ne vuoi per questa piccola perplessità, vero?! per il resto, è sempre più intrigante, però le puntate sono troppo brevi, voglio leggere il resto!!
@Luigi: verissimo!!
@Pippi: grazie! Spero che sia più simpatico di zio Edmondo...
@Alfa: ahahah, ormai Ginevra ha intrapreso la strada del crimine! Dici che prima o poi finirà in prigione? Mmmh, può essere...
@Geillis: hai fatto bene a segnalarcelo!
In effetti abbiamo usato la parola "pergamena" in modo improprio. Ovviamente ai tempi di Yeats non si scriveva più su pergamena, ma su carta!
Intendevamo "manoscritto".
Correggeremo per la stesura su ebook.
Pensa che all'università ho fatto pure l'esame di codicologia, se lo sapesse la prof...
^____^'
Grazie, i commenti dei lettori ci aiutano a migliorare il testo!
@Alfa: anche questo è vero!
@Veggie: devi considerare che Mr Puck non è un vero e proprio antiquario, quanto più un vecchietto centenario e credulone, che vive in un posto isolato dal mondo!
;-)
Visti i precedenti storici (e anche attuali) direi che per lei più che quelle della prigione si apriranno presto le porte del Parlamento!
Speriamo solo che non le metta al servizio del crimine, eheheheh
;-)
un po' mi ricorda una certa persona che ha una villa sul lago d'Orta... La stessa irrefrenabile capacità di ottenere ciò che vuole, ad esempio. ;)
E pensare che nella prima stesura Ginevra doveva essere una persona di indole "romantica e maliconica"...
o___O
Poi, quando io e Silvia abbiamo approfondito il suo carattere in questa seconda parte, ci siamo rese conto che la realtà era molto diversa, e Ginevra è diventata un vulcano d'energia...
... chissà, magari si scopre che la Villeggiante è una sua parente, magari la cugina!
;-)
Bwaahahahah (risata satanica)
;-)
@Silvia: tu dici?!?
Ahahahah :-P
;)