Nuvole di Ossigeno, The B.Livers
Questi sono "The B. Livers", il gruppo che ha creato la canzone "Nuvole di ossigeno".
Tra loro avrete riconosciuto certamente Faso, componente degli "Elio e le storie tese".
Ma non solo: c'è anche il Dottor Andrea Ferrari, responsabile della Commissione Adolescenti dell’Associazione Italiana Ematologia Oncologica Pediatrica. E poi ci sono tanti ragazzi pieni di entusiasmo, tra cui la nipote di una nostra cara amica.
Tutti insieme cantano per trasmettere un messaggio importante:
"Che succede quando hai 16 anni e ti ritrovi in una corsia d’ospedale a curarti per un tumore? Come trovi le forze per sopravvivere, sperare, reagire, credere che ce la farai e un giorno, magari non lontano, sarai fuori di lì, di nuovo padrone della tua vita da adolescente?
Chiedetelo ai The B.Livers, un gruppo di ragazzi curati all’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, che hanno messo un po’ delle loro risposte nel brano musicale Nuvole di Ossigeno, realizzato grazie alla regia di Faso."
E' molto importante sostenere questi giovani, che si trovano a lottare con la malattia in un periodo tanto delicato della loro vita.
Questa canzone è per ridar loro gioia e speranza, ma non solo! I proventi della vendita saranno destinati per finanziare nuovi progetti per i ragazzi malati.
Acquistare il brano è facilissimo:
"sarà scaricabile da Itunes dal 10 dicembre e in vendita negli store Feltrinelli da fine gennaio".
Per vedere il bellissimo video di "Nuvole di ossigeno" e leggere altre info sull'iniziativa, cliccate QUI!
E QUI invece trovate la pagina Facebook.
Buon ascolto!
Commenti
E' stato provato che dal tumore si guarisce meglio e prima se si vuole fortemente farlo e se si combatte anche psicologicamente la malattia .... senza lascairsi andare al male.
Cosa che davvero non è facile quando si è nei panni del malato :-)
Un bacione grande Vale Buona settimana e Buone Feste a te e Famiglia
Smack
Ammirevole iniziativa, ammirevoli chi si prende cura di bambini e adolescenti che hanno la sfortuna di avere questo tipo di malattie.
Un tempo cara Vele mi occupavo di queste creature ma ora non posso, non ho più il coraggio di assisterle, non riesco ad avere una giusta distanza, vedere corpicini pieni di tubicini mi spezza il cuore.
Ora sono lontana dall'ospedale ma, mi occupo sempre di persone diversamente alternative e sono felice!!!
Baci dal cielo!
sono queste le cose che fanno sorridere il cuore!
Sebbene io lavori in tutt'altro settore medico rispetto all'oncologia, effettivamente se ci rifletto mi rendo conto che non so come veramente si sentano i malati che mi passano tra le mani... Da una parte penso che questo sia necessario, sennò avrei un overflow emotivo che non mi consentirebbe più di svolgere il mio lavoro in maniera professionale... Però, dall'altra, mi rendo anche conto che potrebbe essere importante avere più empatia col malato, forse anche solo per capire meglio come relazionarsi a lui...
sono qui per augurarti BUON NATALE
un abbraccio
http://scriveremipiace.blogspot.it/2013/12/premio-naughty-or-nice-tag.html