Fiocco di Neve - fiaba tradizionale nordica




Come annunciato, vi narro la prima delle due leggende sulle fanciulle di neve. Si tratta di fiabe tradizionali della Russia e dei paesi slavi.
Fiocco di Neve ha vari punti in comune con la protagonista del romanzo di Corona: la bellezza diafana, il fatto di rallegrare la vita di un piccolo villaggio, la malinconica conclusione.

Fiocco di Neve

In un piccolo villaggio viveva una coppia di sposi, Ivan e Maria, che desiderava un figlio più di ogni altra cosa. Un giorno, approfittando di una copiosa nevicata, pensarono di dare corpo ai loro sogni modellando un pupazzo di neve a forma di bimba.
Ivan le fece occhi, capelli e una bocca perfetta da bambola di porcellana. Ad un tratto, sentì sulla sua mano un respiro, e vide quella bocca ridere.
Il pupazzo si scrollò la neve di dosso e si rivelò una bella bambina in carne ed ossa, con occhi chiari come una fonte di acqua pura, capelli d'oro e pelle che sembrava vetro da quant'era trasparente.


Dopo lo sconcerto iniziale, i due accolsero a braccia aperte la bambina e la chiamarono Fiocco di Neve. Lei li ricambiava con affetto ed era benvoluta da tutti, perché sempre sorridente e di buon umore.
Passò il lungo inverno, venne la tiepida primavera e qualcosa in Fiocco di Neve mutò. Non era più la bimba allegra dei mesi precedenti: sempre triste, guardava malinconica dalla finestra e non voleva mai uscire. Solo quando pioveva o grandinava tornava felice.

E venne giugno, e con giugno la festa di mezz'estate, in cui nei villaggi si accende il grande fuoco per celebrare la nuova stagione. Tutti i bambini invitarono Fiocco di Neve a danzare intorno al fuoco; lei dapprima non voleva, ma poi, vedendo che ci tenevano così tanto, acconsentì per farli felici.
Ogni cosa era perfetta: i canti, le danze, la gente in festa... finché i bambini che tenevano per mano Fiocco di Neve sentirono un sospiro, e quando si voltarono videro che la loro amica non c'era più. Al suo posto, una pozza d'acqua trasparente. Fiocco di Neve, la fanciulla di ghiaccio, si era sciolta al calore del fuoco.

Agli abitanti del villaggio rimase per sempre il suo ricordo, come quello di un sogno bellissimo, ma di breve durata.


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Commenti

GraficWorld ha detto…
Ciao gironzolavo tra i vari blog ed eccomi qui nel tuo ti lascio un saluto Dual.
Anonimo ha detto…
bel racconto!
Incatenata: passa da me! ;-)
Veggie ha detto…
E' bello conoscere questi spicchi del folklore di altri Paesi... Poi, io adoro la Russia...
Vele, ti faccio una domanda scema... sai mica se si può reperire in rete la versione il lingua originale di questa fiaba??

P.S.= L'immagine è meravigliosa come sempre... ma dove te le vai a pescare??
Alfa ha detto…
Bellissima fiaba. Già sentita da qualche parte, ma non ricordo dove...
... forse in un cartone animato?

Grazie per avermela ricordata.
lucagel1 ha detto…
bellissima e delicata fiaba...Ciao
Anonimo ha detto…
Tenero racconto....ci invita alla riflessione : meglio una felicità intensa ma breve che poi sfocia in delusione o evitare le piccole ma evanescenti felicità per evitare dolori poi? Personalmente io sono per vivere tutto, anche fugaci attimi di felicità.....perchè come se dice dalle mie parti "la vita è un mozzico" .
ciao grandissima Ivy.
Squilibrato ha detto…
Bel racconto, cara Vele, molto carino e solare.

Non dovrebbe essere male sciogliersi al calore del fuoco.
Vele Ivy ha detto…
@Dual: grazie del saluto! :-)

@Francesca: grazie!!

@Veggie: non lo so, purtroppo... :-(
Grazie per il commento sulle immagini: ogni volta dedico molto tempo alla ricerca e sapere che piacciono è una soddisfazione!

@Alfa: in effetti ho letto in un forum che c'era un cartone su Fiocco di Neve anni fa, ma io non l'ho mai visto... però sarei molto curiosa di reperirlo!

@LAcagel1: grazie e benvenuto!!

@MAx: che bel commento! Hai proprio ragione: il bello di questi racconti tradizionali è che racchiudono un significato più profondo.

@Squili: non ci avevo mai pensato... chissà che sensazione sarebbe!
Silvia ha detto…
E' una bella storia, davvero! Che lascia un bel ricordo e un po' di malinconia per quello che è stato e che poi è finito. E' un po' la metafora delle cose della vita: bellissime e spesso troppo fugaci...

Grazie per averne raccontato! Spero di leggere presto anche l'altra leggenda sulle fanciulle di neve!!
Vele Ivy ha detto…
Grazie a te, i vostri commenti completano sempre ciò che scrivo. Sono proprio contenta perchè sono venute fuori delle belle riflessioni su questa storia!
Stella ha detto…
Le storie dalla Russia sono sempre molto belle...è vero ci fanno riflettere.
Come Alfa ricordo anch'io un cartone animato.
Grazie Vele!

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