Il libro delle cose perdute - John Connolly
La storia comincia col dodicenne David che perde la mamma e si ritrova con una nuova famiglia, perché il padre in breve tempo si risposa con una donna di nome Rose, che darà alla luce un fratellino. David non riesce ad accettare la nuova madre, prova gelosia nei confronti del fratellino e inizia a soffrire di allucinazioni e svenimenti. Fin qui il libro è davvero triste e amaro.
La vicenda giunge ad una svolta quando le allucinazioni di David diventano sempre più reali. In particolare, comincia a vedere l'Uomo Storto, una creatura inquietante che si aggira nei sogni degli esseri umani:
Il suo luogo era la terra dell'immaginazione, il mondo in cui si originavano le storie. Le storie cercavano sempre un modo di farsi raccontare, di farsi mettere in luce attraverso i libri e la lettura. Era così che passavano dal loro mondo al nostro.Questa riflessione tra mondo reale e mondo dell'immaginazione è uno dei punti di forza del libro. David trova infatti l'accesso per entrare in un mondo parallelo, un Altrove in cui prendono vita i suoi incubi, popolato dall'Uomo Storto e dai protagonisti delle favole che ama tanto.
Le favole sono però molto diverse dalle versioni a cui siamo abituati: Cappuccetto Rosso, per esempio, è una maliziosa fanciulla che seduce il lupo e dà vita alla terribile stirpe dei Loup, metà umani e metà bestia.
David incontra figure paterne e gentili, come il Boscaiolo e il cavaliere Rolando, ma anche esseri terrificanti come la Strega del bosco, che si diverte ad ibridare bambini e animali per poi cacciarli.
Io, che amo le favole, sono stata veramente trascinata dalla storia. Mi è piaciuto come Connelly abbia saputo rendere il carattere delle favole originali, un intrico dei sogni più incantevoli e degli incubi più primordiali che può originare la mente umana.
Il finale è toccante e profondo, mi ha fatta commuovere.
La chiave di tutto è il Libro delle cose perdute, che rivela la vera origine del mondo in cui approda David e simboleggia i ricordi di ognuno di noi, tutto ciò che eravamo una volta, ma che possiamo continuare ad essere se continuiamo a sognare.
Perchè in ogni adulto abita un bambino di un tempo, e in ogni bambino vi è l'adulto che verrà.Titolo originale: The book of lost things
Traduzione: Stefano Bortolussi
Edizione: Rizzoli, 2008
Pagine: 348
Prezzo: 19,50 €
Commenti
@Lady: grazie mille, cara Lady!
@Il lago: già, mi ha colpita molto e volevo condividerla con voi :-)
@Pupottina: sì, è una riflessione molto profonda sulle paure e sui ricordi reconditi che ci portiamo dietro per tutta la vita...
@Doc: no, per fortuna non andremo al mare! Spero di riuscire a nasconderlo bene nel bagaglio a mano e farlo viaggiare a scrocco in aereo :-)
Per lo gnomo, devo dire che comincia ad avere molti fan, tutti lo vogliono... vediamo se ci sta nel bagaglio, se no ha già un bel giardino che lo ospita!
E Vele, io nel bagaglio ci sto di sicuro, capito??
@Veggie: bellissima riflessione!
@Auryn: bello, vero?